Che cos’è e a cosa serve l’acido folico
L’acido folico, noto anche come Vitamina B9, è costituito dall’unione di tre molecole: 6-metilpterina, acido p-aminobenzoico (PABA) ed acido glutammico. Si tratta di una vitamina idrosolubile che, insieme alla Vitamina B12, è particolarmente importante per tantissime funzioni dell’organismo:
• serve alla sintesi del DNA e delle proteine;
• supporta la sintesi dell’emoglobina e la formazione dei globuli rossi;
• è indispensabile per la replicazione cellulare;
• sostiene il sistema nervoso;
• è impiegata dagli organi sessuali e supporta il mantenimento della fertilità;
• è necessaria allo sviluppo del sistema nervoso del feto durante la gravidanza.
Essendo così richiesto da tantissimi tessuti del nostro organismo, si capisce perché è importante assumerlo in quantità adeguate. Questo è vero in ogni fase della vita, ma diventa particolarmente importante soprattutto in gravidanza, quando il fabbisogno per la donna e per il feto è maggiore.
Dove si trova la Vitamina B9
La Vitamina B9 è presente in natura in diversi alimenti sotto forma di folato.
Legumi, asparagi, uova, verdure a foglia larga, broccoli, semi e frutta secca, frutta fresca e cereali integrali sono ricchi di folati e devono essere parte integrante di una dieta sana ed equilibrata.
Che differenza c’è fra acido folico e folati?
Folati e acido folico sono due forme differenti della Vitamina B9. Mentre i primi sono presenti in natura negli alimenti, il secondo è una forma sintetica della Vitamina B9 presente nei supplementi vitaminici e negli alimenti arricchiti.
La parola “folato” deriva dal Latino “folium”, ovvero foglia: le verdure a foglia larga sono infatti tra le migliori fonti di folati! In una fase delicata come la gravidanza, o ricerca di una gravidanza, la sola alimentazione però può non bastare. Infatti, i folati naturalmente presenti negli alimenti, possono ridursi in modo consistente con la cottura o con la conservazione dei cibi a temperatura ambiente.
Per questo è molto importante integrare la dieta con l’acido folico, tramite complementi alimentari specifici.
Rischi associati alla carenza di acido folico
Una carenza di folati e acido folico può avere conseguenze gravi per la salute. Soprattutto in gravidanza, la carenza è associata ad un maggiore rischio di malformazioni fetali, come i difetti del tubo neurale (NTD), tra cui la spina bifida e difetti congeniti cardiovascolari.
L’acido folico prima del concepimento e durante la gravidanza
Dato il suo ruolo centrale in diverse funzioni dell’organismo, è lo stesso Ministero della Salute a raccomandare l’integrazione di acido folico sia prima che durante la gravidanza. Prima del concepimento è importante per evitare la mancata chiusura del tubo neurale e gravi danni permanenti al sistema nervoso centrale del nascituro. Il tubo neurale infatti si chiude tra il 17° e il 29° giorno dal concepimento, quando la donna può non aver ancora accertato la sua gravidanza
A tal proposito, sul sito del Ministero della Salute, possiamo leggere:
“Si raccomanda che… Le donne che programmano una gravidanza o che non ne escludono attivamente la possibilità, assumano regolarmente almeno 0,4 mg al giorno di acido folico per ridurre il rischio di difetti congeniti.
È fondamentale che l’assunzione inizi almeno un mese prima del concepimento e continui per tutto il primo trimestre di gravidanza” [2].
L’assunzione preventiva delle dosi raccomandate di acido folico può ridurre il rischio di difetti del tubo neurale fino al 70%.
Fonti:
[2] Valentin M. et al. Acid folic and pregnancy: A mandatory supplementation. Ann Endocrinol (Paris). 2018 Apr;79(2):91-94
[1] Ministero della Salute: “Acido folico e gravidanza… prima è meglio”