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Apnee notturne: un sintomo spesso sottovalutato della PCOS

Apnee notturne e PCOS

Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology, le donne con PCOS presentano un rischio di apnee notturne 30 volte superiore alle donne senza PCOS. (5)

Questa prevalenza così elevata nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico sarebbe dovuta agli elevati livelli di testosterone, all’obesità e soprattutto all’insulino-resistenza. (4)

Ma cerchiamo di capire meglio che cos’è questo fenomeno, quali sono le cause e come intervenire per migliorare la salute di chi ne soffre.

Che cosa sono le apnee notturne

La sindrome delle apnee notturne, la cui definizione medica è Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, è una patologia cronica diffusa caratterizzata da interruzioni della respirazione durante il sonno dovute all’ostruzione – parziale o totale – delle vie respiratorie superiori. (2)

Vediamo le differenze tra le due:

1) Nel primo caso, quello dell’ostruzione parziale, si parla anche di ipoapnea, cioè ridotto passaggio dell’aria nelle vie respiratorie.
2) Si parla invece di apnea quando l’interruzione completa del flusso respiratorio è superiore ai 15 secondi. (3)

Sintomi e segni delle apnee notturne

Le apnee notturne si manifestano tramite il “russare”, un sintomo che non dovrebbe mai essere sottovalutato, soprattutto se ricorrente.

Il suono emesso è causato dall’aria che cerca di attraversare le vie respiratorie parzialmente ostruite. Quando l’ostruzione diventa completa, la respirazione si interrompe per alcuni secondi, per poi riprendere con un rumore improvviso. (2)

Oltre al russare, ci sono altri segnali legati a questo disturbo:

Eccessiva sonnolenza diurna (ad esempio sul lavoro, mentre si legge o si guarda la televisione o mentre si guida);
difficoltà a concentrarsi e deficit dell’attenzione;
sudorazioni notturne;
risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento;
ipertensione arteriosa;
cefalea e sensazione di bocca asciutta al risveglio. (6)

Difficoltà di concentrazione e stanchezza

Le cause

Ma quali sono le cause delle apnee ostruttive de sonno?

In realtà, non ci sono delle vere e proprie cause, ma dei fattori che possono contribuire al restringimento delle vie aeree superiori, causando le apnee notturne.

Tra queste, troviamo:

• L’aumento significativo di peso;
• il consumo di alcool e l’abitudine al fumo;
• l’uso di farmaci e/o rilassanti che inducono il sonno. (6)

Inoltre, ci sono delle caratteristiche fisiche che favoriscono la presenza di apnee notturne:

• sovrappeso o obesità (Indice di massa corporea >29);
• una circonferenza del collo superiore ai 41 cm. (6)

Le conseguenze sulla salute

Diagnosticare per tempo le apnee notturne è fondamentale.

Le conseguenze a lungo termine delle apnee sono diverse:

• elevata prevalenza di malattie cardiovascolari causate da ripetuti episodi di ipossia (carenza di ossigeno) che si verificano durante le apnee notturne e dalle oscillazioni della frequenza cardiaca e dei valori di pressione arteriosa;

maggiore possibilità di sviluppare insulino-resistenza. (6)

Studi scientifici hanno evidenziato che le donne affette da PCOS hanno multipli fattori di rischio per patologie cardiovascolari, e la sindrome delle apnee notturne determina un incremento di tale rischio. (4)

Altre conseguenze delle apnee notturne riguardano poi la sfera sociale e lavorativa, che possono essere compromesse dalla stanchezza e capacità di concentrazione.

Diagnosi delle apnee notturne

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno viene diagnosticata quando il numero delle apnee è uguale o superiore a 5 episodi per ora, oppure quando si ha almeno un numero di eventi uguale o superiore a 15, accompagnati da evidenti sforzi respiratori. (2)

Parlare con il proprio medico rappresenta il primo passo per una diagnosi corretta.

Il tuo medico valuterà i sintomi, e se lo riterrà necessario, ti sottoporrà ad alcuni esami di approfondimento, anche fisici come la misura del peso e della circonferenza del collo.

Sulla base dei risultati, se mostrerai sintomi di apnee notturne, lo specialista ti potrà prescrivere anche esami di tipo strumentale:

• La polisonnografia: si effettua con il poligrafo che viene collegato al paziente tramite dei sensori cutanei e permette di rilevare le apnee e le ipoapnee durante il sonno.

Monitoraggio cardio-respiratorio: esame utile a diagnosticare la sindrome delle apnee notturne ed è da tempo diventato l’esame di riferimento per rilevare questa patologia, perché meno invasivo. (7)

Esistono però anche dei test di autovalutazione validati da esperti, nel caso si abbia il sospetto di soffrirne.

I test di autovalutazione non rappresentano una diagnosi, ma lo “start” per rivolgersi al proprio medico oppure ad un centro specializzato in medicina del sonno.

Gli autotest sono generalmente indicati per chi ha la percezione di non dormire bene, di soffrire durante il giorno di mal di testa, sonnolenza e scarsa attenzione. (6)

Puoi trovarne uno qui.

Come trattare le apnee notturne?

Nell’apnea notturna, la terapia varia a seconda della gravità del disturbo. Il trattamento è finalizzato all’eliminazione o alla riduzione delle cause che determinano l’ostruzione.

Nelle forme più lievi, che non presentano altre complicazioni, viene consigliato il dimagrimento.

Un recente studio clinico pubblicato sul “New England Journal of Medicine” ha evidenziato come una riduzione di solo il 10% del peso corporeo sarebbe in grado di migliorare l’indice di apnea-ipopnea. (8)

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