Cos’è la Body Positivity?
La Body Positivity nasce dal bisogno di una nuova normalità fatta di amore per ogni corpo, forma o taglia.
Ma è bene sottolineare che questo movimento non è un invito a trascurare la propria salute o romanticizzare l’obesità, né tantomeno a rimanere tali e quali a come si è. È piuttosto una vera e propria rivoluzione nella percezione del corpo, che spinge la società a riconoscere l’esistenza di fisici dove le “imperfezioni” sono normalizzate e non più considerate tali.
Lo scopo di questo movimento è quello di compiere un gesto deciso di amore verso sé stessi che porti a prendersi cura del proprio corpo, alimentandosi in maniera corretta, e della propria mente, rassicurandola coltivando sentimenti di inclusione e benevoleza.
In poche parole, un benessere globale della persona che racchiude appunto l’accettazione di sé stesse e l’inclusività contro ogni forma di discriminazione.
Quando nasce la Body Positivity
La Body Positivity o Body Positive Movement è un movimento nato tra il 2010 e il 2011 dal mondo social e dall’hashtag #BodyPositivity per promuovere un atteggiamento positivo nei confronti del corpo, liberandosi dagli standard di bellezza imposti dalla società o dai social media. [1]
Il termine “Body Positivity” compare addirittura sul Cambridge Dictionary e viene definito letteralmente come «sentirsi bene con il proprio corpo e per come appare». [1]
PCOS e accettazione del proprio corpo
Amare ogni aspetto della propria fisicità è sicuramente un percorso lungo e in salita, soprattutto quando la PCOS si manifesta con segni e sintomi quali irsutismo e ipertricosi, aumento di peso incontrollato, perdita dei capelli, acne o una combinazione di queste manifestazioni.
Per appronfodire leggi anche: 10 Sintomi della PCOS
La sindrome dell’ovaio policistico colpisce infatti il benessere psico-fisico, innescando spesso un grande disagio psicologico. È dimostrato, infatti, che le donne con PCOS mostrano una qualità della vita compromessa e un benessere emotivo ridotto. [2]
La conseguenza è un approccio al mondo esterno caratterizzato da un certo grado di disagio, rabbia, ostilità e sfiducia. La bassa autostima che ne scaturisce porta all’introversione e al ritiro, con conseguenti problemi nelle relazioni sociali, professionali e intime. [3]
Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Così la PCOS può influenzare vita di coppia e relazioni
Body Positivity, può funzionare per tutti?
Nonostante alla base del Body Positivity ci siano senza dubbio un tentativo di inclusione e di normalizzazione dei fisici comuni opposti agli standard inverosimili promossi dalla nostra società, il movimento è stato anche oggetto di critiche e percepito da molti come una dichiarazione ad “arrendersi” alle proprie imperfezioni, ovvero una forzatura che induce ulteriore malessere.
Self-love e self-improvement possono convivere
L’amore per se stessi e la voglia di migliorare il proprio aspetto possono convivere? Noi pensiamo di sì.
L’autoaccetazione è un viaggio lungo e tortuoso, che però deve essere compiuto, ricordandoci ogni giorno di essere grate per tutto quello che il nostro corpo riesce a fare, piuttosto che concentrarci su quello che non è.
Dall’altro lato, la voglia di migliorarsi può essere coltivata curando innanzitutto la salute (il contenuto) e insieme la propria immagine (il contenitore).
E voi cosa ne pensate?