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Così la PCOS può influenzare vita di coppia e relazioni

vita di coppia con PCOS

Autostima

Le statistiche riportano un dato piuttosto allarmante: circa il 34% delle donne con PCOS manifesta depressione, mentre il 45% manifesta ansia. [1] Disturbi di questo genere hanno ripercussioni dirette a livello fisico, psicologico e sociale. In sintesi, sulla qualità di vita.

La convivenza con alcune manifestazioni della PCOS non è facile. Basti pensare a come ci possono far sentire irsutismo, alopecia e la difficoltà a perdere peso. È da qui che si può innescare una reazione a catena che porta lentamente a incrinare l’autostima a vantaggio dell’autosvalutazione. Insieme questi fattori possono indurre poi a un “circolo vizioso”, portandoci a sfogare paure e frustrazioni sul cibo, oppure innescando un disinteresse per la cura di sé.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Convivere con la PCOS: assumere il controllo contro ansia, depressione e paure

Intimità e sessualità

Le 3 dimensioni più importanti della sessualità femminile sono l’identità, la funzione e le relazioni. Dalla loro interazione dipende la salute sessuale. La sessualità varia poi nel corso della vita di una donna e dipende da fattori biologici (inclusi i cambiamenti ormonali), personali, contestuali e relazionali.

Tutte le sindromi legate direttamente o indirettamente agli organi riproduttivi sono spesso vissute da chi ne soffre con maggior imbarazzo, senso di vergogna e inadeguatezza.
La PCOS coinvolge sia aspetti riproduttivi (rischio di infertilità) che sessuali (calo della libido, dolore sessuale).

In un recente studio è, emerso che le donne con la sindrome dell’ovaio policistico sono meno appagate da un punto di vista sessuale delle donne sane. Inoltre, avrebbero rapporti sessuali con meno frequenza e meno occasioni di stabilire relazioni durature. [2]

Perché? E quali sono i disturbi più strettamente correlati alla PCOS che riguardano la coppia e la sfera intima?

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Calo della libido e dispareunia

Tra quelli più frequenti ci sono il calo della libido dipendente dagli estrogeni e la lubrificazione. Ma possono essere presenti anche disturbi dell’orgasmo o dolore durante i rapporti. [2]

Tutte queste condizioni influenzano negativamente l’intimità di coppia, la relazione con il partner e con sé stessi.

Iperandrogenismo e irsutismo

La PCOS come ormai noto si caratterizza per una varietà di cambiamenti ormonali e fisici tra cui obesità, irsutismo, acne, aumento della prolattina e così via…
Queste alterazioni possono influire sulla sessualità delle donne con PCOS. I dati finora raccolti tuttavia sono ancora scarsi e talvolta contradditori. Si potrebbe pensare infatti che un aumento del livello di androgeni, in presenza di PCOS, aumenti il desiderio sessuale, è stato invece riscontrato che l’iperandrogenismo e l’irsutismo inibiscano la libido.

Hahn e altri studiosi hanno valutato la soddisfazione sessuale di donne sane e PCOS. I risultati hanno mostrato come a parità di status della relazione e di rapporti con il partner, le donne PCOS si dichiarassero significativamente meno soddisfatte della propria vita sessuale e si ritenessero meno attraenti. [3]

Conclusioni

Gli studi che hanno preso in esame come la PCOS possono influenzare la sfera intima e sessuale e le relazioni sono ancora pochi e frammentati. Tuttavia, i cambiamenti ormonali e fisici correlati alla PCOS possono deteriorare la funzione sessuale e così la qualità di vita. [3]
Un approccio multidisciplinare alla PCOS, che includa anche un supporto psicologico, può aiutare a superare alcune di queste difficoltà, migliorando l’autostima e la comunicazione con il partner.

Fonti

[1] Is having polycystic ovary syndrome a predictor of poor psychological function including anxiety and depression? A.A. Deeks, M.E. Gibson-Helm, E. Paul, and H.J.

[2] Sexual function in women with polycystic ovary syndrome: a systematic review and meta-analysis, Hester Pastoor, PhD Reiner Timman, PhD Cora de Klerk, Wichor M. Bramer, Ellen TM Laan, Joop SE Laven

[3] Sexuality in women with polycystic ovary syndrome, Ginekol Pol. 2015, 86, 100-106. Robert Kowalczyk

 

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