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La relazione tra adolescenza e PCOS

È proprio durante l’adolescenza che le manifestazioni cliniche della PCOS si fanno evidenti, quando la brusca riduzione dell’insulino-sensibilità, legata allo sviluppo puberale, ne fa emergere i segni. [1]

La diagnosi durante questo periodo così particolare è piuttosto difficile quanto significativa: le implicazioni a livello individuale e familiare sono molteplici.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche PCOS e adolescenza, cosa c’è da sapere

Come gestire la PCOS in adolescenza?

Le più recenti linee guida per la gestione della PCOS indicano la modifica dello stile di vita, con una maggiore attività fisica e perdita di peso nelle ragazze in sovrappeso, come il primo approccio terapeutico.

Questo perché l’attività fisica regolare e la perdita di peso contribuiscono anche al miglioramento dei fattori di rischio cardiovascolare associati alla PCOS. [2]

Tuttavia, è possibile contrastare i disturbi e la sintomatologia tramite diverse scelte terapeutiche che vanno concordate con il medico. Tra le più note ci sono:

  • La pillola contraccettiva: grazie agli ormoni estrogeni e/o progestinici è un valido aiuto per regolarizzare i cicli mestruali. Può, inoltre, avere un effetto sugli elevati livelli di androgeni, che causano la crescita dei peli in eccesso e l’acne. [3]
  • Il myo-inositolo: rappresenta un elemento chiave, poiché sappiamo che, in quanto secondo messaggero dell’FSH, promuove una corretta ovulazione. [4]

Gli ultimi dati di letteratura

Recentemente, e più precisamente a dicembre 2021, è stato pubblicato sulla rivista European review for medical pharmacological sciences uno studio intitolato “Treatment of lean PCOS teenagers: a follow-up comparison between Myo-Inositol and oral contraceptives”, di cui vi riportiamo i risultati. [5]

Questo lavoro si è concentrato su 118 ragazze magre (BMI <25) con PCOS e di età compresa tra 13 e 19 anni per valutare il trattamento più indicato per gestire segni e sintomi della sindrome.

Le pazienti sono state divise in tre diversi gruppi di trattamento:

  • Gruppo A: 21 pazienti di età compresa tra 13-16 anni e 19 pazienti 17-19 anni, trattate con pillola contraccettiva;
  • Gruppo B: 18 pazienti 13-16 e 20 pazienti 17-19 anni, trattate con myo-inositolo due volte al giorno per 3 mesi;
  • Gruppo C: 19 pazienti tra 13-16 anni e 21 pazienti 17-19 anni, trattate con una combinazione di pillola contraccettiva e myo-inositolo sempre per 3 mesi.

13-16 anni, pillola o myo-inositolo?

Analizzando la fascia di età più giovane, quella di 13-16 anni, il dato più interessante è come il gruppo A abbia registrato un aumento di peso, di circa 1kg, dopo il trattamento con la pillola. Al contrario, la somministrazione di myo-inositolo ha ridotto il peso di 1,25 kg nel gruppo B e di 1 kg nel gruppo C.

Inoltre, in tutti i gruppi si è rilevata una significativa riduzione dei livelli di testosterone, indipendentemente dal trattamento adottato.

Anche per quanto riguarda il rapporto LH/FSH, si è osservato un miglioramento in tutti i gruppi, ma soprattutto in quello con solo myo-inositolo.

Quindi, dai risultati dell’indagine, il myo-inositolo è in grado di migliorare il quadro endocrino e metabolico, contrastando la tendenza all’incremento del peso e rappresentando un approccio non farmacologico estremamente efficace nelle adolescenti PCOS molto giovani.

17-19 anni, combinazione pillola e Myo-inositolo

Quali sono stati, invece, i risultati nella fascia di età 17-19 anni?

Nei gruppi B e C si è registrata un’evidente riduzione sia del peso corporeo che del BMI, mentre in quello trattato solo con la pillola contraccettiva è stato osservato un aumento del peso di circa 1kg.

Per quanto riguarda i parametri ormonali, in tutti e tre i gruppi è evidente una diminuzione del rapporto LH/FSH dopo il trattamento (0,79 nel gruppo A e 0,78 nel gruppo C), anche se in quello con solo myo-inositolo la riduzione è stata ancora più significativa (0,49).

Anche i livelli di testosterone e androgeni sono diminuiti in maniera evidente in ogni gruppo, ma in particolar modo nel gruppo trattato sia con pillola che con myo-inositolo. Stesso discorso per l’SHBG (proteina che lega il testosterone) che ha registrato un aumento importante sempre nel gruppo C.

Infine, per quanto riguarda i parametri metabolici, nel gruppo B e C si è notata una riduzione dell’indice HOMA. La glicemia è risultata diminuita in tutti e tre i gruppi, ma in particolar modo nel gruppo trattato solo con myo-inositolo.

Emerge, quindi, che nelle adolescenti più grandi, la supplementazione con myo-inositolo in associazione alla pillola, oltre ad avere un effetto curativo potenziato, riesce a prevenire efficacemente l’aumento di peso indotto proprio dal contraccettivo.

Conclusioni

Durante l’adolescenza le ragazze vivono dei grandi cambiamenti fisici e in particolar modo le adolescenti PCOS presentano un quadro ormonale e metabolico complesso.

In questo contesto, il recente studio di Pkhaladze et al. fornisce due diversi scenari di trattamenti in base all’età specifica delle pazienti.

Nella fascia più giovane, quella delle ragazze di 13-16 anni, il trattamento con myo-inositolo risulta efficace quanto la pillola contraccettiva nella gestione di segni e sintomi della PCOS.

Tuttavia, dallo studio emerge come l’assunzione della pillola induca a un aumento di peso e di BMI, che invece non si verifica con il solo myo-inositolo. Quest’ultimo approccio, quindi, è efficace per migliorare:

  • peso e BMI,
  • i parametri metabolici e ormonali,
  • la qualità di vita.

Per questo motivo, il myo-inositolo può essere considerato un’ottima alternativa alla terapia farmacologica poiché, trattandosi di una molecola naturale, ha un alto profilo di sicurezza.

Nella fascia 17-19 anni, dove la pillola anticoncezionale viene usata anche e soprattutto per fini contraccettivi si può dire che la sua somministrazione combinata al myo-inositolo è efficace nel:

  • contrastare l’aumento di peso e diminuire il BMI
  • garantire un miglioramento significativo di tutti i parametri metabolici e ormonali.

Queste terapie rimangono, tuttavia, solo una componente della gestione della PCOS.
Risultano infatti fondamentali le modifiche allo stile di vita che nel caso delle adolescenti deve coinvolgere l’intera famiglia. [2]

Fonti

[1] N.F. Goodman et al., American association of clinical endocrinologists, american college of endocrinology, and androgen excess and PCOS society disease state clinical review: guide to the best practices in the evaluation and treatment of polycystic ovary syndrome – part 1.
[2] C.C. Young et al., Transition to Self-Management among Adolescents with Polycystic Ovary Syndrome: Parent and Adolescent Perspectives
[3] N. Naderpoor et al., Metformin and lifestyle modification in polycystic ovary syndrome: Systematic review and meta-analysis. Human Reproduction Update
[4] Facchinetti F. et. al, Experts’ opinion on inositols in treating polycystic ovary syndrome and non-insulin dependent diabetes mellitus: a further help for human reproduction and beyond.
[5] L. Pkhaladze et al., Treatment of lean PCOS teenagers: a follow-up comparison between Myo-Inositol and oral contraceptives

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