Lo studio
Un gruppo di ricercatori cinesi dell’Università di Shandong ha condotto uno studio trasversale su 1.446 partecipanti, di cui 713 con PCOS e 733 appartenenti al gruppo di controllo, con l’obiettivo di esplorare le caratteristiche del microbiota vaginale e le relazioni tra le diverse specie batteriche nelle donne affette dalla sindrome.
Per la caratterizzazione del microbiota vaginale, i ricercatori hanno raccolto campioni mediante tampone e li hanno analizzati tramite sequenziamento del gene 16S rRNA, una tecnica che consente di identificare le diverse popolazioni microbiche. All’interno del gruppo PCOS, le partecipanti sono state ulteriormente suddivise in due sottogruppi:
1. PA: donne con amenorrea, iperandrogenismo e ovaie multifollicolari;
2. PD: donne con amenorrea e ovaie multifollicolari.
Cosa è emerso
L’analisi ha rivelato che le donne PCOS presentano un microbiota vaginale più vario e disomogeneo rispetto alle donne senza la sindrome, segno di un equilibrio più instabile.
Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la riduzione dei batteri del genere Lactobacillus, che in condizioni normali rappresentano i principali “guardiani” della salute vaginale:
- mantengono il pH acido,
- inibiscono la crescita di microrganismi indesiderati,
- supportano le difese immunitarie locali.
Nelle donne con PCOS, invece, questo equilibrio risulta alterato, con una crescita delle specie come Gardnerella vaginalis e Ureaplasma parvum, batteri spesso associati a disbiosi o infezioni vaginali ricorrenti. Ciò che rende queste osservazioni ancora più interessanti è la correlazione emersa tra alcune di queste specie batteriche e parametri ormonali tipici della sindrome. Ad esempio, G. vaginalis sembra associarsi a livelli più elevati di ormone anti-Mülleriano (AMH), estradiolo e progesterone, mentre U. parvum è risultata correlata a concentrazioni aumentate di LH e testosterone.
In sostanza, non si tratta solo di una differenza “locale” a livello vaginale, ma di un potenziale riflesso o addirittura di un fattore che partecipa alle alterazioni sistemiche tipiche della PCOS. Gli studiosi hanno ipotizzato, infatti, che una riduzione dei Lactobacillus e un aumento di batteri opportunisti possano modificare il pH vaginale, indebolire le barriere di difesa e favorire processi infiammatori che, a loro volta, potrebbero influire sulla funzione ovarica e sugli ormoni riproduttivi. È ancora presto per parlare di causa ed effetto, ma il quadro che emerge suggerisce un legame stretto tra equilibrio microbico e salute riproduttiva.
Perché è rilevante per la donna PCOS
Capire il ruolo del microbioma vaginale nella PCOS significa ampliare lo sguardo su una sindrome complessa, spesso affrontata solo dal punto di vista ormonale o metabolico. La salute vaginale, infatti, non è un aspetto separato, ma un tassello del benessere riproduttivo e sistemico. Se il microbioma vaginale perde la sua naturale dominanza di Lactobacillus e si arricchisce di specie meno favorevoli, il pH tende ad aumentare e le difese naturali si indeboliscono. Questo può tradursi in una maggiore predisposizione a infezioni, vaginosi ricorrenti o difficoltà legate alla fertilità.
Per le donne che convivono con la PCOS, questo significa che prendersi cura del proprio equilibrio microbico potrebbe diventare un elemento fondamentale del percorso di salute. Non solo per prevenire fastidi locali, ma anche per sostenere la funzionalità riproduttiva e ridurre l’infiammazione cronica di basso grado che caratterizza la sindrome.
Siamo ancora agli inizi e molti studi dovranno essere condotti, ma si può dire che la salute femminile è un sistema integrato, in cui ormoni, metabolismo e microbi si parlano molto più di quanto abbiamo immaginato finora.
Limiti dello studio
Lo studio citato è trasversale quindi non stabilisce con certezza le causalità. È ancora ignoto se l’alterazione del microbioma vaginale sia causa, conseguenza o mero marcatore della PCOS.
Inoltre, le donne con PCOS sono spesso affette contemporaneamente da altri fattori (es. insulino-resistenza, obesità, dislipidemia) che potrebbero influenzare sia il microbioma vaginale che la sindrome stessa ed è quindi difficile separare gli effetti.
Infine, non sono ancora state definite le linee guida su come intervenire sul microbioma vaginale nelle donne con PCOS: quali trattamenti, quali protocolli, quali benefici garantiti.
Suggerimenti pratici per le donne PCOS
Pur in attesa di ulteriori studi, ecco alcune indicazioni utili che possono essere integrate nel percorso di gestione della PCOS:
1. Attenzione all’igiene intima
- Mantenere un’igiene quotidiana che rispetti la flora vaginale: lavaggi delicati, evitare detergenti troppo aggressivi o profumati che possono alterare il pH.
- Evitare vestiti troppo stretti, biancheria sintetica non traspirante, che possono favorire condizioni di squilibrio.
2. Stile di vita favorevole
- Favorire un’alimentazione ricca di fibre, vegetali, legumi e povera di zuccheri raffinati e grassi saturi: dato che lo stile di vita influenza anche il microbioma (sebbene per il vaginale i dati siano più limitati).
- Mantenere un’attività fisica regolare e controllare il peso: la PCOS e l’insulino-resistenza sono correlate, e anche questi fattori possono avere riflessi indiretti sul microbioma vaginale.
3. Supporti integrativi (da valutare con ginecologo/andrologo/endocrinologo)
- Sebbene non vi siano ancora protocolli definitivi specifici per il microbioma vaginale nella PCOS, in alcune situazioni può essere utile valutare con lo specialista l’uso di probiotici vaginali o integratori mirati.
- È fondamentale che queste valutazioni vengano fatte sotto la supervisione specialistica.
4. Monitoraggio e dialogo con lo specialista
- Per le donne con PCOS che stanno valutando una gravidanza o che riscontrano infezioni vaginali ricorrenti, può essere utile parlare con il ginecologo della possibilità di valutare anche l’equilibrio del microbioma vaginale.
- In un contesto di team multidisciplinare (ginecologo, endocrinologo, nutrizionista), può essere importante inserire la “salute microbica” come parte del quadro completo della PCOS.
Conclusioni
La ricerca recente sul rapporto tra PCOS e microbioma vaginale apre un nuovo, stimolante fronte di attenzione nella salute femminile. Le evidenze suggeriscono che le donne con PCOS presentino un profilo microbico vaginale diverso: meno dominanza di Lactobacillus, maggiore varietà e presenza di specie potenzialmente “meno favorevoli”. Questi cambiamenti potrebbero avere implicazioni sia per la salute vaginale che per la fertilità e gli esiti riproduttivi.
Per le donne con PCOS, quindi, inserire la cura dell’ambiente vaginale può rappresentare un’opportunità in più. Allo stesso tempo, servono ulteriori studi per definire protocolli mirati, valutare gli effetti degli interventi sul microbioma vaginale e chiarire il legame con la PCOS.
Fonti
[1] Congcong Jin et al., Comparative analysis of the vaginal microbiome of healthy and polycystic ovary syndrome women: a large cross-sectional study
 
					 
								 
    
    


