La community sulla sindrome dell'ovaio policistico
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Cosa si intende per qualità di vita?

Nel 1948 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale, e sociale – e non la mera assenza di malattia”, comportando quindi l’esigenza di misurarla non solo in termini di frequenza di malattia. [1]

Nella pratica e nella ricerca clinica, per esempio, monitorare lo stato di salute è importantissimo valutare non solo se una terapia o un trattamento hanno funzionato (la loro efficacia), ma anche quale impatto hanno avuto dal punto di vista della qualità di vita.

Per questo motivo, la qualità della vita correlata alla salute (HRQoL) è un fattore piuttosto importante, soprattutto nelle malattie croniche. Questo parametro si riferisce agli effetti fisici, sociali ed emotivi riportati dal paziente riguardo a una condizione e ai trattamenti associati. [1]

PCOS, come si misura la QoL?

La valutazione della QoL è auto-riferita e può essere misurata attraverso una varietà di strumenti, tra cui lo Short Form 36 (Sf-36) e il Quality of Well-Being Scale (Qwb). [1]

Ma queste misurazioni sono adatte anche alle donne PCOS?
La risposta è “no” e il perché è molto semplice. Questi metodi di misurazione hanno come parametri di riferimento mobilità, impatto sul lavoro, dolore, ambiente e propensione alle malattie infettive. Non vengono invece considerate alcune dimensioni chiave della PCOS come infertilità e irsutismo. [2]

Per questo motivo, nel 1998 L. Cronin et al. svilupparono un questionario (PCOSQ) per misurare la HRQL nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico. Questo gruppo di studio aveva raggruppato 26 voci in 5 macroaree: [3]

• emozioni (8 voci),
irsutismo (5 voci),
• peso (5 voci),
infertilità (4 voci)
• problemi mestruali (4 voci)

Il PCOSQ è stato poi modificato in MPCOSQ con l’aggiunta dell’acne.

I fattori determinanti nella QoL delle donne PCOS

Nel determinare quali fattori siano determinanti nel causare la riduzione della QoL nelle donne PCOS abbiamo preso in esame una meta-analisi del 2015 che ha analizzato i risultati del PCOSQ e del MPCOSQ di 1140 donne con PCOS tra il 1998 e il 2013. [4]

È emerso che i fattori che influiscono maggiormente nella HRQOL sono irsutismo, irregolarità mestruali e infertilità, anche se questi dati sembrano variare in base alla popolazione studiata e ai fattori culturali.

Funzione sessuale e qualità di vita, quale relazione?

Proprio i sintomi fisici della PCOS come irsutismo, obesità, irregolarità mestruali e infertilità possono causare la perdita dell’identità femminile, con conseguenze sulla sessualità [2].

Le donne con PCOS, infatti, riferiscono una minore soddisfazione sessuale e autostima rispetto alle donne senza sindrome. Addirittura, uno studio del 2007 ha evidenziato come la PCOS riduce la qualità di vita e la funzione sessuale nelle relazioni, tanto che le disfunzioni sessuali sono state diagnosticate nel 28,6% delle donne con sindrome dell’ovaio policistico, mentre solo nel 10,5% delle donne sane. [5]

Questo accade perché le disfunzioni psicosessuali hanno un’origine psicologica basata su sentimenti come depressione, bassa autostima e immagine corporea negativa. Tutti fattori che risultano aumentati nella PCOS e che finiscono per avere un impatto negativo sia sulla qualità della vita che sulle relazioni. [2]

Infertilità e QoL nella PCOS

Tra i fattori che influiscono maggiormente sulla HRQOL e sul benessere psico-fisico troviamo, quindi, l’infertilità.

Proprio su questi aspetti si è concentrato un recente studio, pubblicato su Reproductive Science che ha indagato la qualità di vita delle donne PCOS in contrapposizione a donne infertili ma senza sindrome. [6]

Lo studio è stato condotto su 37 pazienti infertili con PCOS, 36 con infertilità da fattore tubarico e 31 con infertilità da fattore maschile. La qualità della vita correlata alla salute generale è stata valutata con il questionario SF-36, mentre la QoL correlata alla PCOS con il PCOSQ.

In tutte le donne con PCOS, sono stati rilevati punteggi bassi in tutte le voci di entrambi i questionati. Tuttavia, l’irsutismo e l’aumento di peso sono risultati i fattori maggiormente associati alla ridotta qualità di vita nelle donne PCOS, a causa del disagio psicologico ed emotivo che ne deriva.

Le donne infertili con PCOS presentavano quindi una qualità di vita peggiore principalmente a causa del disagio psicologico ed emotivo. Inoltre, i risultati dei questionari riportano punteggi QoL significativamente peggiori di funzionamento sociale, regolazione emotiva e salute mentale rispetto alle donne con altre cause di infertilità. Infine, anche i punteggi riferiti a dolore corporeo, salute generale e vitalità erano significativamente più bassi nelle donne con PCOS rispetto alle donne con infertilità causata da fattore maschile.

Eppure, le donne PCOS hanno condizioni di salute precarie e una minore soddisfazione per la qualità della vita anche dopo i quarant’anni.

Uno studio recente pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha indagato lo stato di salute psico-fisica delle donne con sindrome dell’ovaio policistico. [7]

La ricerca, condotta su 5.889 donne di età compresa tra 31 e 46 anni, ha evidenziato proprio come gli effetti della PCOS vanno oltre l’infertilità e le irregolarità mestruali, tanto che ansia e depressione continuano anche dopo i quaranta anni, così come l’irsutismo. E soprattutto, per le donne con PCOS il disagio mentale è il principale fattore che contribuisce alla scarsa qualità della vita.

Conclusioni

Come abbiamo visto, la sindrome dell’ovaio policistico è una condizione associata anche a problemi come ansia, depressione, insoddisfazione del corpo e ridotta soddisfazione sessuale.

Negli ultimi anni, numerosi studi hanno dimostrato come la sindrome dell’ovaio policistico apporti una diminuzione della qualità della vita e un’alterazione dell’identità femminile. Inoltre, l’irregolarità mestruale e l’infertilità non fanno che accrescere la pressione psicologica, provocando un sentimento di incompletezza e perdita di femminilità che si traduce in una diminuzione della qualità della vita. [8]

In questo quadro, quindi, un approccio multidisciplinare alla PCOS, che includa anche un supporto psicologico, può aiutare a superare alcune di queste difficoltà, migliorando l’autostima e di conseguenza la QoL.

Fonti

[1] Epicentro ISS: Qualità della vita e salute
[2] International evidence-based guideline for the assessment and management of polycystic ovary syndrome 2018
[3] Cronin L. et al., Development of a Health-Related Quality-of-Life Questionnaire (PCOSQ) for Women with Polycystic Ovary Syndrome (PCOS)
[4] Bazarganipour F. et al., The impact of polycystic ovary syndrome on the health-related quality of life: A systematic review and meta-analysis
[5] A. Drosdzol et al., Quality of life and marital sexual satisfaction in women with polycystic ovary syndrome
[6] Naumova et al., Quality of Life in Infertile Women with Polycystic Ovary Syndrome: a Comparative Study
[7] S. Karjula et al., Population-based Data at Ages 31 and 46 Show Decreased HRQoL and Life Satisfaction in Women with PCOS Symptoms
[8] X. Yin et al., The mental health of women with polycystic ovary syndrome: a systematic review and meta-analysis

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