La community sulla sindrome dell'ovaio policistico
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Ho 25 anni e mi hanno diagnosticato la sindrome dell’ovaio policistico da poco più di un anno. Non la conoscevo questa sindrome finché ho sospeso la pillola. Da lì è cambiato tutto…anche se ricominciavo a prenderla il ciclo non era regolare fino a scomparire per più di un anno. Io mi sono vista lievitare, e non perché ero chiusa in casa per via della pandemia, ma perché me lo sentivo che c’era qualcosa che non andava…dalla perdita dei capelli, all’acne ormonale in faccia e odioso interno coscia, i peli, vogliamo parlarne? Ho dovuto iniziare il laser al volto, un disastro. Ma poi vogliamo parlare della ceretta? È come non farla…e il laser per tutto il corpo che dire costa un po’ troppo…no?

Ma fosse solo la parte estetica, io mi sento sempre stanca e con sbalzi d’umore. Gli esami non vanno bene e tra endocrinologo e ginecologa che si passano la palla risultato: nessuna terapia. Se non la cara dieta chetogenica fatta malsanamente mentre scrivevo la tesi, si mi è tornato il ciclo, ma credo di aver passato uno dei periodi più brutti della mia vita con 400 kcal giornaliere.

Detto questo non è stata facile la diagnosi… è un continuo cambiare specialisti (ovviamente tutto in privato), esami del sangue, ecografie e risonanze sempre più costose, test di gravidanza come se non ci fosse un domani perché non sapevano giustificare la mancanza del ciclo oppure se ne uscivano con “dieta sana e attività fisica”.

Quanto odio questa espressione…ma è possibile fermarsi sempre lì?

Come se uno si abbuffasse dalla mattina alla sera, come se fossimo noi le malefiche che ci inventiamo i sintomi che ci disegniamo le smagliature con i pennarelli vero? Mi sembra sempre così assurdo ogni volta interfacciarsi con dei professionisti che dovrebbero aiutarti e non puntarti il dito costantemente addosso anche perché ti sto urlando aiuto mentre sfogli tutto quello che hanno scritto o refertato i tuoi colleghi.

Poi è arrivata lei, una dottoressa che guardandomi solo in faccia mi ha detto: tu hai l’ovaio policistico vero?

Io ho impresso nella mente quel momento, quelle lacrime che scendono senza controllo, l’incredulità… finalmente qualcuno me lo aveva letto in faccia, senza dire o mostrare niente, era lì da vedere…ero diventata la PCOS in persona.

Purtroppo, quella dottoressa non l’ho mai più rivista ma se dovesse mai leggere questo messaggio Dottoressa la ringrazio perché per una volta mi sono sentita capita e non sbagliata.

Vorrei condividere quel che penso sulla PCOS con la pagina, seguendo gli spunti che ci sono nei vostri post, ci tengo anche a ringraziare la pagina e il blog che sono estremamente formativi e utili, ed è proprio grazie a voi, tramite la mappa presente sul sito, che sono riuscita a trovare il centro di Salerno.

Partiamo:

  • La PCOS per me è un mostro nascosto in un armadio: sempre pronto a saltare fuori da un momento all’altro. Seppur delle volte rimane silente e fermo, ho sempre la consapevolezza che lui è lì, per cui non posso mai abbassare la guarda.
  • La PCOS mi ha tolto tutto. So che è un parolone ma solo chi prova determinate esperienze può comprendere quanto invalidante possa essere, soprattutto a livello psicologico. Mi ha quasi procurato la depressione, facendomi chiudere in me stessa e facendomi sentire costantemente sbagliata, soprattutto a causa dell’acne che non va via.
  • La PCOS mi ha dato più consapevolezza sul mio corpo.
  • Alla mia PCOS vorrei dire che sto imparando ad accettarla perché è parte di me.
  • Alle altre donne PCOS vorrei dire di farsi forza e di andare avanti, possiamo trovare la luce infondo al tunnel
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