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Cosa ci dice la ricerca?

Una recente metanalisi ha evidenziato che le donne con PCOS hanno un rischio doppio di soffrire di IBS rispetto a chi non ha la sindrome. Questo dato non deve allarmare, ma far riflettere sull’importanza di una visione integrata della salute ormonale e digestiva.

Sintomi che si intrecciano

Sia la PCOS che l’IBS presentano sintomi che possono impattare fortemente la qualità della vita: dolori addominali, gonfiore, variazioni dell’alvo (stitichezza o diarrea), ma anche stanchezza cronica e alterazioni dell’umore. Secondo gli studi, questa comorbidità è spesso associata a un peggioramento della qualità della vita e a un maggiore rischio di ansia e depressione.

Le cause comuni: cosa collega PCOS e IBS?

La ricerca ha individuato alcune vie comuni che potrebbero spiegare il legame tra le due condizioni:

  • Fluttuazioni ormonali: Estrogeni e progesterone influenzano il transito intestinale e la percezione del dolore. I loro squilibri, comuni nella PCOS, possono contribuire ai sintomi dell’IBS.
  • Infiammazione di basso grado: Entrambe le condizioni sono associate a stati infiammatori cronici, che potrebbero amplificarsi reciprocamente.
  • Deregolazione della serotonina: Questo neurotrasmettitore regola sia l’umore che la motilità intestinale. Alterazioni nei suoi livelli sono state osservate in entrambe le condizioni.
  • Microbiota intestinale: La disbiosi intestinale è stata collegata sia alla PCOS che all’IBS. Alcuni studi suggeriscono che il riequilibrio del microbiota potrebbe migliorare entrambe le condizioni.
  • Aspetti psicologici: Ansia, stress e depressione sono frequenti sia nella PCOS che nell’IBS, suggerendo un’importante interconnessione tra cervello, ormoni e intestino.

E ora? Cosa possiamo fare?

La consapevolezza di questo legame può aiutarci a cercare trattamenti più mirati e personalizzati. Se soffri di PCOS e noti disturbi intestinali, è importante parlarne con il medico: una diagnosi di IBS può aiutare a trovare nuove strategie per migliorare il tuo benessere.

Alcuni approcci che possono fare la differenza:

  • Un’alimentazione equilibrata, preferibilmente a basso indice glicemico e ricca di fibre solubili.
  • Tecniche di gestione dello stress (meditazione, yoga, mindfulness).
  • Supporto psicologico per affrontare l’ansia e migliorare la qualità della vita.
  • Probiotici selezionati, da valutare sempre con un professionista.

La forza dell’approccio integrato

Quando si parla di salute femminile, è fondamentale abbandonare una visione “a compartimenti stagni”. La PCOS non è solo un disturbo ormonale, così come l’IBS non è solo un problema intestinale. La ricerca suggerisce che un approccio integrato e multidisciplinare — che coinvolga ginecologi, endocrinologi, nutrizionisti, gastroenterologi e psicologi — è la chiave per una gestione più efficace e personalizzata. Questo approccio non solo permette di individuare prima eventuali comorbidità, ma aiuta anche a ridurre la frustrazione delle pazienti, che spesso si trovano a fare da sole da “coordinatrici” dei propri sintomi.

Fonti

  1. Naz M.S.G., Ghasemi V., Amirshekari S., Ramezani Tehrani F. (2024). Polycystic Ovary Syndrome and Irritable Bowel Syndrome: Is There a Common Pathway? Endocrinology, Diabetes & Metabolism, 7:e00477
  2. Hantoushzadeh S., et al. (2021). Irritable bowel syndrome and polycystic ovary syndrome: An underestimated correlation? EC Gynaecology, 10(7), 62–66.
  3. Sari Y., et al. (2022). Clinical association between PCOS and functional gastrointestinal disorders in women. Endocrinol Diabetes Metab Case Rep. 2022;2022:21-0309. https://doi.org/10.1530/EDM-21-0309

 

 

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