Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare
Il Ministero della Salute definisce i disturbi dell’alimentazione (DA) come “stati patologici complessi frequenti negli adolescenti e nei giovani adulti che possono influire negativamente sullo sviluppo corporeo e sulla salute fisica e psicosociale, comportando, a volte, gravi problemi medici, sia acuti che cronici. I DA, in particolare l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating), sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza”. [1]
I disturbi del comportamento alimentare, come indica il Ministero della Salute, sono di diverso tipo. Di seguito identifichiamo:
- L’anoressia nervosa: è un disturbo mentale grave. Le persone che si trovano in questa condizione cercano di mantenere il proprio peso corporeo il più basso possibile attraverso una forte restrizione dietetica, inducendosi il vomito e praticando un’intensa attività fisica. [3]
- La bulimia nervosa: Le persone che hanno la bulimia nervosa dapprima controllano il loro peso, diminuendo fortemente la quantità di cibo introdotta e poi inevitabilmente si abbuffano (binge eating). Successivamente, per liberarsi dalla consistente quantità di cibo ingerita, si procurano il vomito e/o prendono lassativi mettendo in pratica i cosiddetti comportamenti di eliminazione. [4]
- Il disturbo da alimentazione incontrollata o binge eating disorder (BED): si caratterizza per la presenza di episodi di abbuffate ricorrenti. Le persone che ne sono colpite sentono il bisogno urgente di consumare enormi quantità di cibo in un breve lasso di tempo, anche se non sono affamate. [5]
Questi disturbi possono presentarsi anche in associazione a problemi psichici come disturbi d’ansia e dell’umore. [6]
Inoltre, il basso peso non è un indicatore assoluto per i disturbi dell’alimentazione, poiché condizioni di normopeso, sovrappeso e obesità possono essere associate alla presenza di disturbi dell’alimentazione.
Relazione tra PCOS e disturbi alimentari
Uno studio condotto su donne PCOS ha rilevato un’elevata prevalenza (21%) di disturbi alimentari nelle donne PCOS, contro il 4% delle donne sane. [7]
In un’altra analisi, invece, è emerso che il rischio di abbuffate e bulimia nervosa è quattro volte più alto nelle donne con PCOS. E le donne con la sindrome hanno mostrato sia tassi di preoccupazione significativamente più elevati per il peso e la forma del loro corpo che punteggi elevati su ansia e depressione. [8]
Questo studio ha anche riscontrato una diversa prevalenza dei disturbi alimentari nelle donne PCOS, così suddivisa: [8]
- 17,6% di disturbo da alimentazione incontrollata o binge eating disorder;
- 12,9% di sindrome da alimentazione notturna;
- 6,1%, di bulimia nervosa.
Binge eating disorder e PCOS
Tra i disturbi alimentari più frequenti nella PCOS e nella popolazione generale troviamo quindi il “binge eating disorder”, che colpisce il 17,6% delle donne con sindrome dell’ovaio policistico e l’1,6% della popolazione generale, e caratterizzato esclusivamente da episodi di abbuffate senza comportamenti compensatori. [2]
Ma come nasce il binge-eating nelle donne PCOS?
La PCOS è caratterizzata da insulino-resistenza, sovrappeso e obesità e in generale da una predisposizione all’aumento di peso, ma si verificano spesso anche depressione e immagine corporea negativa. [9]
Allo stesso tempo, il binge eating disorder (BED) è molto spesso associato a difficoltà nella gestione del peso, tra cui aumento ponderale, insorgenza di obesità e difficoltà a dimagrire. Il BED ha inoltre una forte correlazione con i problemi di salute fisica e bassa qualità di vita, anche a causa di un funzionamento psicologico compromesso caratterizzato da ansia e depressione.
Il BED ha quindi comorbilità fisiche e psicologiche simili a quelle delle donne con PCOS, incluso un aumentato rischio di complicanze come obesità, diabete di tipo 2, disturbi cardiovascolari e problemi di fertilità. [10]
Lo sviluppo del binge eating disorder tra le donne PCOS sembra quindi causato da tre tipi di fattori: [2]
- ormonali: l’iperandrogenismo, che caratterizza la PCOS, è implicato anche nel binge-eating ed è spesso collegato alle irregolarità mestruali. E sono proprio quest’ultime che possono causare un aumento della fame e il disagio psicologico, con conseguente aumento della frequenza delle abbuffate.
- metabolici: l’insulina ha un ruolo fondamentale nella PCOS. I stima che l’insulino-resistenza colpisca il 65% delle donne con la sindrome. E in queste donne, l’insulina innesca un vero e proprio circolo vizioso che porta alla “voglia di zuccheri” e carboidrati, in quanto le cellule sono meno sensibili al segnale di questo importante ormone.
- psicologici: c’è una maggiore prevalenza di depressione e ansia nelle donne PCOS e questo è significativo in quanto le emozioni negative sono un fattore chiave per il binge-eating, poiché possono predisporre le donne ai disturbi alimentari proprio per bilanciare questo tipo di sensazioni.
Come intervenire?
Ad oggi non ci sono protocolli terapeutici studiati specificamente per una diagnosi combinata di PCOS e disturbi alimentari. Tuttavia, il trattamento deve necessariamente coinvolgere un team medico multidisciplinare.
In particolar modo, è fondamentale un supporto psicologico, che può aiutare a superare alcune di queste difficoltà. I disturbi alimentari, essendo malattie psicologiche complesse, necessitano di supporto e assistenza per sviluppare un atteggiamento più sano nei confronti sia del cibo che del proprio corpo.
Fonti
[1] Ministero della Salute: Giornata Mondiale d’azione sui Disturbi dell’Alimentazione 2022
[2] I. Krug et al., Binge eating in patients with polycystic ovary syndrome: prevalence, causes, and management strategies
[3] ISSalute: Anoressia nervosa
[4] ISSalute: Bulimia nervosa
[5] ISSalute: Disturbo da alimentazione incontrollata
[6] Salute della donna: Disturbi dell’alimentazione
[7] M. Bernadett, A. Szemán-N, Prevalence of eating disorders among women with polycystic ovary syndrome
[8] I. Lee B.A. et al., Increased risk of disordered eating in polycystic ovary syndrome
[9] H.Teede et al., Polycystic ovary syndrome: a complex condition with psychological, reproductive and metabolic manifestations that impacts on health across the lifespan
[10] F. Q. da Luz et al., Obesity with Comorbid Eating Disorders: Associated Health Risks and Treatment Approaches