Noi PCOS

10 cose che devi sapere sulla PCOS

1. La PCOS ha molti sintomi

Non esiste una descrizione unica di donna PCOS. Segni e sintomi della sindrome possono manifestarsi in modo diverso da donna a donna rendendo ciascuna PCOS unica.

Per questo motivo sono stati definiti dei macrogruppi (fenotipi) sulla base delle 3 manifestazioni principali per la diagnosi della sindrome secondo i criteri di Rotterdam: [1]

Fenotipo 1 – “PCOS classica”
1) Iperandrogenismo clinico e/o laboratoristico
2) Evidenza di oligo-anovulazione
3) Aspetto ecografico dell’ovaio policistico

Fenotipo 2 – “PCOS classica”
1) Iperandrogenismo clinico e/o laboratoristico
2) Evidenza di oligo-anovulazione

Fenotipo 3 “PCOS ovulatoria”
1) Iperandrogenismo clinico e/o biochimico
2) Aspetto ecografico dell’ovaio policistico

Fenotipo 4 “PCOS non iperandrogenica”
1) Evidenza di oligo-anovulazione
2) Aspetto ecografico dell’ovaio policistico

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche E tu? Che PCOS sei?

2. Avere le cisti ovariche non significa avere la PCOS

In molte credono che sia necessario avere le cisti ovariche per ricevere una diagnosi PCOS, ma non è così. Come abbiamo già visto, è possibile infatti avere la sindrome dell’ovaio policistico senza avere ovaie policistiche: è quanto è stato stabilito dai criteri di Rotterdam, utilizzati e condivisi da quasi tutta la comunità scientifica. [2]

Tale documento stabilisce, infatti, che si può affermare la presenza di PCOS in donne che manifestino almeno due dei seguenti criteri:

Pertanto, si può soffrire di PCOS senza avere ovaio policistico!

Per una diagnosi di PCOS è necessario quindi non solo effettuare un’ecografia ovarica ma anche una serie di indagini biochimiche per misurare i livelli degli ormoni maschili, il rapporto FSH/LH e controllare i parametri metabolici (glicemia e insulina).

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche PCOS e ovaio policistico: che differenza c’è?

3. Con la PCOS si è a rischio diabete

Circa il 50% delle donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) sviluppa uno stato prediabetico o diabete di tipo 2 prima dei 40 anni.

Questo accade perché la maggior parte delle donne PCOS è resistente agli stimoli dell’insulina (insulino-resistenza). L’insulino-resistenza determina un aumento della produzione di insulina da parte del pancreas. In condizioni di insulino-resistenza quello che si manifesta rapidamente è un aumento dei valori di glicemia a causa dell’elevata presenza di glucosio nel sangue, chiamata appunto diabete di tipo 2. [3]

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Prevenire il diabete nella PCOS

4. La perdita di peso è difficile ma non impossibile

La PCOS è una condizione caratterizzata da squilibri ormonali e tra questi, la resistenza all’insulina, che scatena una condizione infiammatoria, fa sì che dimagrire sia più difficile per le donne che soffrono della sindrome.

Eppure diversi studi hanno dimostrato come anche solo una perdita del 5% del peso può migliorare l’insulino-resistenza, i livelli ormonali, il ciclo mestruale, la fertilità e la qualità di vita complessiva delle donne PCOS. [4]

Come fare quindi? Una dieta sana ed equilibrata, l’assunzione di buone abitudini a tavola, la quantità/qualità del sonno e la riduzione dello stress sono indispensabili per raggiungere questo obiettivo.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche PCOS: 7 consigli pratici per dimagrire senza inutili rinunce

5. L’insulina ha un ruolo fondamentale

Che l’insulina e in particolare l’insulino-resistenza siano fondamentali nella PCOS è ormai chiaro da tempo. Da recentissimi studi in corso di pubblicazione è emerso però che proprio da una produzione disfunzionale di insulina derivano tutte le conseguenze della PCOS. [5]

Ricordiamo infatti che l’iperproduzione di androgeni o iperandrogenismo è causata da diversi fattori, tra i quali compare proprio l’insulino-resistenza. Quest’ultima è molto frequente nelle donne con la sindrome tanto che colpisce circa il 65% delle donne PCOS, ma non interessa solo quelle obese, visto che la sua prevalenza tra le normopeso è segnalata tra il 6 e il 22%.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Quello stretto legame tra insulino-resistenza e PCOS

6. Con la PCOS potresti sentirti più stanca

Un senso di fatica eccessiva viene spesso lamentato dalle donne con PCOS.

Non esiste ancora una risposta chiara su cosa causi esattamente l’affaticamento nella PCOS, ma ci sono diverse cause probabili che contribuiscono ad accentuare questo stato di malessere:

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Stanchezza e PCOS, che legame c’è?

7. È possibile rimanere incinta naturalmente

È vero che la sindrome dell’ovaio policistico è tra le principali cause di infertilità nella donna, ma se il percorso di ricerca di una gravidanza in presenza di PCOS può risultare difficile, non è comunque impossibile! Ci sono, infatti, alcune azioni utili a migliorare lo stato di salute e ad aumentare le chance di una gravidanza.

Di fondamentale importanza è affidarsi a un team di specialisti (in particolar modo ginecologo ed endocrinologo) per un approccio multidisciplinare che possa contribuire a migliorare il quadro di salute della donna.

In ogni caso, uno dei primi passi da fare è adottare uno stile di vita sano che includa una dieta specifica e bilanciata a basso indice glicemico e un’attività fisica regolare. [6]

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Restare incinta con la sindrome dell’ovaio policistico

8. La PCOS influisce sulla qualità di vita

Negli ultimi anni, numerosi studi hanno dimostrato come la PCOS apporti una diminuzione della qualità della vita (QoL) e un’alterazione dell’identità femminile. Inoltre, l’irregolarità mestruale e l’infertilità non fanno che accrescere la pressione psicologica, provocando un sentimento di incompletezza e perdita di femminilità che si traduce in una diminuzione della qualità della vita. [7]

In questo quadro, un approccio multidisciplinare alla PCOS, che includa anche un supporto psicologico, può aiutare a superare alcune di queste difficoltà, migliorando l’autostima e di conseguenza la QoL.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche In che modo la PCOS influisce sulla qualità di vita?

9. Il calo del desiderio è più frequente con la PCOS

La PCOS ha ripercussioni importanti sul nostro benessere psicologico e, di riflesso, sull’intimità.

Da diversi studi è emerso che la funzione sessuale è significativamente compromessa nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico. Il problema principale risulta essere quello legato al calo del desiderio, all’eccitazione, alla lubrificazione e alla soddisfazione, mentre il dolore durante il rapporto non sembra essere un fattore fortemente correlato alla PCOS. [8]

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Calo del desiderio, perché è più frequente con la PCOS?

10. La PCOS non si cura, ma si può gestire

Ad oggi ancora non esiste una cura definitiva per la PCOS, ma ci sono diverse terapie che permettono di gestire segni e sintomi, migliorando la qualità di vita oltre che il profilo ormonale e metabolico.

Le linee guida indicano come primo approccio terapeutico le modifiche allo stile di vita che comprendono:

  • Attività fisica: già solo 150 minuti di attività fisica a settimana sono in grado di mettere in moto una serie di meccanismi positivi per il corpo e l’equilibrio ormonale. [9]
  • Alimentazione sana e specifica: un’alimentazione sana e una dieta mirata a basso indice glicemico rappresentano una delle prime strategie terapeutiche per contrastare i sintomi della PCOS, ripristinare il ciclo mestruale e la fertilità. Inoltre, una dieta mirata è anche la chiave per prevenire complicazioni più gravi a lungo termine, come patologie cardiovascolari e diabete [10].
  • Perdita di peso, se necessario: anche solo una perdita del 5% del peso può migliorare l’insulino-resistenza, i livelli ormonali, il ciclo mestruale, la fertilità e la qualità di vita complessiva delle donne PCOS.

Ma è possibile contrastare i disturbi e la sintomatologia della sindrome anche tramite l’impiego di sostanze naturali o farmacologiche come:

  • Myo-inositolo: molecola naturalmente presente nel nostro organismo, è utile nel ripristinare l’equilibrio ormonale e la funzionalità ovarica e nel migliorare i parametri metabolici delle donne PCOS. [11]
  • Pillola contraccettiva: è una delle strategie più diffuse per il trattamento della PCOS oltre che un valido aiuto per alleviare i sintomi della sindrome come acne, irsutismo, alopecia e seborrea. Tuttavia, rappresenta una strategia esclusivamente sintomatologica, che non agisce sulle cause della patologia e che quindi andrebbe associata ad altri interventi. [12].

Fonti

[1] O. Gluszak et al., Phenotype and Metabolic Disorders in Polycystic Ovary Syndrome
[2] Rotterdam ESHRE/ASRM-Sponsored PCOS Consensus Workshop Group. Revised 2003 consensus on diagnostic criteria and long-term health risks related to polycystic ovary syndrome
[3] S. K. Malin et al., Pancreatic β-cell dysfunction in polycystic ovary syndrome: role of hyperglycemia-induced nuclear factor-κB activation and systemic inflammation
[4] M. Rondanelli et al., Focus on metabolic and nutritional correlates of polycystic ovary syndrome and update on nutritional management of these critical phenomena
[5] Sanità Informazione: Sindrome dell’ovaio policistico: sintomi, terapie e il vero ruolo dell’insulina
[6] R. J. Norman et al., The role of lifestyle modification in polycystic ovary syndrome
[7] X. Yin et al., The mental health of women with polycystic ovary syndrome: a systematic review and meta-analysis
[8] H.Pastoor et al., Sexual function in women with polycystic ovary syndrome: a systematic review and meta-analysis
[9] A. Woodward et al., Exercise and Polycystic Ovary Syndrome
[10] A. Gambineri et al., Polycystic Ovary Syndrome Is a Risk Factor for Type 2 Diabetes
[11] Facchinetti F et. al., Experts’ opinion on inositols in treating polycystic ovary syndrome and non-insulin dependent diabetes mellitus: a further help for human reproduction and beyond
[12] M. L. Traub, Assessing and treating insulin resistance in women with polycystic ovarian syndrome

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