Cos’è l’adolescenza?
L’adolescenza, generalmente, va dalla pubertà a quando lo sviluppo fisico è pressoché completo, normalmente intorno ai 18-19 anni.
In questo periodo, soprattutto le ragazze vivono dei grandi cambiamenti fisici. Si tratta di una transizione fondamentale dello sviluppo durante la quale modificazioni neuroendocrine e metaboliche innescano i cambiamenti somatici che conducono all’acquisizione di un corpo femminile.
Contemporaneamente si verificano a livello psicofisico una serie di adattamenti, sia sul piano cognitivo che relazionale, e si assiste alla presenza di un corpo che comincia a esprimere con evidenza la sua identità sessuale. [1]
Che relazione c’è tra adolescenza e PCOS?
La causa esatta è sconosciuta, eppure la sindrome dell’ovaio policistico inizia a manifestarsi proprio durante il difficile periodo evolutivo dell’adolescenza, quando la brusca riduzione dell’insulino-sensibilità, legata allo sviluppo puberale, ne fa emergere i segni. [2]
La diagnosi durante questo periodo così particolare è difficile quanto significativa e causa numerose implicazioni anche a livello familiare, e non solo personale.
Come diagnosticare la PCOS nelle adolescenti
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), come sappiamo, è una delle endocrinopatie più comuni e riguarda circa il 10% della popolazione femminile in età fertile.
Ma come diagnosticarla nelle adolescenti?
I criteri utilizzati per le donne adulte non sono applicabili nelle adolescenti, poiché alcuni di essi si sovrappongono alla normale fisiologia di un sistema riproduttivo in fase di maturazione. [3]
Tra questi criteri diagnostici, che sono anche eventi fisiologici normali che si verificano durante la pubertà, troviamo:
- acne
- irsutismo
- irregolarità mestruali
- alti livelli di androgeni
- morfologia dell’ovaio che nelle adolescenti è istologicamente simile all’ovaio policistico
È per questo che, per supportare una diagnosi di PCOS, alcuni segni e sintomi come acne infiammatoria, irsutismo, alopecia e / o irregolarità mestruali devono essere presenti per almeno 2 anni dopo il menarca. [4]
In ogni caso, recentemente sono state messe a punto delle nuove linee guida per migliorare per l’accuratezza diagnostica della PCOS nelle adolescenti. [5]
Tra i principali criteri diagnostici troviamo:
- irregolarità mestruali: cicli superiori a 90 giorni dopo più di un anno dal menarca); cicli inferiori a 21 giorni o superiori a 45 giorni (da 1 a 3 anni dopo il menarca); cicli inferiori a 21 o superiori a 35 giorni (oltre i 3 anni dal menarca);
- presenza di irsutismo, acne severa e/o l’iperandrogenismo confermato da analisi biochimiche;
- presenza di ansia o depressione
Al contrario, per la diagnosi non sono raccomandati gli ultrasuoni pelvici entro i primi 8 anni dal menarca; il dosaggio dell’ormone anti-mulleriano e nel corso degli accertamenti vanno esclusi tutti i disturbi che mimano la PCOS.
Inoltre, le adolescenti che presentano sintomi di PCOS, ma non soddisfano i criteri diagnostici, possono essere considerate “a rischio” e inserite in un appropriato piano terapeutico che includa valutazioni periodiche.
PCOS in adolescenza, non solo disturbi fisici ma anche disagi emotivi
Nonostante non sia così semplice diagnosticare la PCOS, ci sono dei segni e sintomi ricorrenti.
La sindrome dell’ovaio policistico è, infatti, un disordine endocrino caratterizzato da anovulazione ed iperandrogenismo e rappresenta una delle più comuni cause di infertilità nella donna.
Ma, oltre a questi problemi fisici avversi, le adolescenti con PCOS, proprio come le donne adulte, mostrano anche disturbi emotivi e psicologici tra cui [6]:
- carenza di autostima
- scarsa qualità della vita
- disturbi alimentari
- depressione
- disturbi d’ansia
- disturbi del sonno
Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche PCOS: la depressione che nasce dall’insoddisfazione
Come gestire la PCOS in adolescenza
Le linee guida per la gestione della PCOS si concentrano sulla modifica dello stile di vita, con una maggiore attività fisica e perdita di peso nelle ragazze in sovrappeso e obese che porta alla riduzione dei livelli di androgeni e al miglioramento della regolarità mestruale.
Inoltre, un’attività fisica regolare e la perdita di peso contribuiscono anche al miglioramento dei fattori di rischio cardiovascolare associati alla PCOS. [6]
In ogni caso, anche se non esiste una terapia farmacologica curativa e risolutiva, è possibile
contrastare i disturbi e la sintomatologia tramite diverse scelte terapeutiche che vanno
concordate con il medico.
La metformina, ad esempio, è un farmaco che può venire prescritto per migliorare la sensibilità all’insulina nelle adolescenti con PCOS e in combinazione con il cambiamento dello stile di vita può migliorare anche la regolarità mestruale. [7]
La terapia contraccettiva con ormoni estrogeni e/o progestinici può essere un valido aiuto per regolarizzare i cicli mestruali nelle donne in età fertile in cui non sia controindicata e che non desiderano una gravidanza. Questa terapia può, inoltre, avere un effetto sugli elevati livelli di androgeni, che causano la crescita dei peli in eccesso e l’acne. [7]
La ricerca dell’inositolo e la conoscenza sempre più approfondita della PCOS porta oggi a poter dire che l’inositolo rappresenta un elemento chiave. Fisiologicamente sappiamo che il myo-inositolo, in quanto secondo messaggero dell’FSH, promuove una corretta ovulazione. Inoltre, il Myo insieme al d-chiro inositolo collaborano per il controllo della risposta dell’ormone–insulina e quindi la regolazione di un altro fattore critico della PCOS che è l’insulino-resistenza. [8]
Queste terapie sono, tuttavia, solo una componente della gestione della PCOS.
Risultano infatti fondamentali le modifiche allo stile di vita che nel caso delle adolescenti deve coinvolgere l’intera famiglia. [6]
Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Inositoli e PCOS, quali benefici?
Fonti
[1] Problematiche legate all’età adolescenziale
[2] N.F. Goodman et al. American association of clinical endocrinologists, american college of endocrinology, and androgen excess and PCOS society disease state clinical review: guide to the best practices in the evaluation and treatment of polycystic ovary syndrome – part 1
[3] S.DI Vall et al. Adolescent Polycystic Ovary Syndrome: An Update
[4] A.S. Peña et al. What is adolescent polycystic ovary syndrome?
[5] A.S. Peña et al. Adolescent polycystic ovary syndrome according to the international evidence-based guideline
[6] C.C. Young et al. Transition to Self-Management among Adolescents with Polycystic Ovary Syndrome: Parent and Adolescent Perspectives
[7] N. Naderpoor et al. Metformin and lifestyle modification in polycystic ovary syndrome: Systematic review and meta-analysis. Human Reproduction Update
[8] Facchinetti F. et. al, Experts’ opinion on inositols in treating polycystic ovary syndrome and non-insulin dependent diabetes mellitus: a further help for human reproduction and beyond.