I fenotipi della PCOS
La comunità scientifica ha identificato 4 tipi o fenotipi di PCOS. Questa categorizzazione avviene sulla base delle 3 manifestazioni principali per la diagnosi della sindrome: si tratta dei cosiddetti Criteri di Rotterdam. Affinché una donna riceva una diagnosi di PCOS è necessario che manifesti 2 sintomi su 3:
- iperandrogenismo e irsutismo (aumentato livello di ormoni sessuali maschili)
- oligo/ anovulazione (ovulazione sporadica o assente)
- presenza di cisti ovariche (ovaio policistico)
A seconda della presenza/assenza dei sintomi in esame, una donna PCOS può rientrare in uno dei 4 gruppi: A, B, C e D.
La Tabella di seguito descrive come avviene la categorizzazione dei 4 tipi di PCOS in base ai Criteri di Rotterdam del 2003 [1].
Gruppo o Fenotipo A: “PCOS Classica”
Le donne che rientrano in questo gruppo presentano quella che potremmo definire la PCOS “classica”. Si tratta di donne che manifestano tutti e 3 i sintomi della sindrome: oligo/anovulazione (disturbi del ciclo mestruale), iperandrogenismo e cisti ovariche. Questo è anche il tipo di PCOS più diffuso e quello associato con maggiori rischi per la salute.
Le donne PCOS in questo gruppo hanno maggiori probabilità di avere anche insulino-resistenza e sovrappeso o obesità. In particolare, le donne in questo gruppo, hanno una prevalenza più elevata di grasso viscerale [2].
Gruppo o Fenotipo B: “PCOS Classica”
Rientrano in questo gruppo le donne che manifestano disturbi del ciclo, segni di iperandrogenismo, ma non hanno un ovaio policistico. Ciò significa che la presenza di cisti ovariche non è un requisito indispensabile per la diagnosi di PCOS. Ricordi? In base ai criteri di Rotterdam del 2003, per ricevere una diagnosi di PCOS bisogna manifestare 2 sintomi su 3.
Gruppo o Fenotipo C: “PCOS Ovulatoria”
Nel terzo gruppo rientrano le PCOS che presentano ovaio policistico e segni di iperandrogenismo, ma normali cicli ovulatori. Analizzando questo gruppo, Carmina e altri studiosi hanno notato una prevalenza più alta di androgeni e dei livelli di insulina rispetto a un gruppo di controllo [2].
Le donne con “PCOS ovulatoria” presentano generalmente livelli intermedi di androgeni, di insulina, di grassi aterogenici e una prevalenza di sindrome metabolica [3].
Gruppo o Fenotipo D: “PCOS non-iperandrogenica”
Infine, il quarto gruppo è quello che descrive il Fenotipo D in base alla presenza di disturbi ovulatori e ovaio policistico, ma in cui i segni di irsutismo e iperandrogenismo sono assenti. Questo gruppo viene anche descritto come “PCOS non-iperandrogenica”. Nella maggior parte degli studi che sono stati condotti è emerso che in queste donne le disfunzioni endocrine e metaboliche erano meno pronunciate e anche la sindrome metabolica era meno presente [3].
Conclusioni
In conclusione, in base alle attuali classificazioni, esistono 4 tipi diversi di PCOS. I dati suggeriscono che le donne con “PCOS classica” di tipo A e B presentano maggiormente disturbi legati al ciclo mestruale, aumentati livelli di insulina, una percentuale maggiore di insulino-resistenza e un più alto rischio di sindrome metabolica. In questi due gruppi sembra esserci anche una maggiore incidenza di obesità e sovrappeso.
Inoltre, diversi studi sulla distribuzione dei diversi fenotipi di PCOS in più regioni del mondo riportano che le “PCOS classiche” costituiscono all’incirca i 2/3 del totale delle PCOS.
Fonti
[1] Phenotype and Metabolic Disorders in Polycystic Ovary Syndrome
[2] Ricardo Azziz, Diagnosis of Polycystic Ovarian Syndrome: The Rotterdam Criteria Are Premature
[3] Fertility and Sterility, Criteria, prevalence, and phenotypes of polycystic ovary syndrome