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Cos’è la cannella

La cannella è una spezia molto diffusa e utilizzata in diverse cucine. Proviene dalla corteccia interna dell’albero genealogico del Cinnamomum. Le strisce interne della corteccia vengono essiccate durante la lavorazione per permettere l’arricciatura naturale in rotoli, noti come bastoncini di cannella.

Esistono due tipi principali di cannella: [1]

  • Cannella Zeylanicum: conosciuta anche come la “vera” cannella, è originaria dello Sri Lanka ed è di qualità superiore rispetto all’altra varietà. Ha un colore marrone chiaro-giallastro con sottili strisce interne di corteccia arrotolate in più strati. Ha un sapore più delicato, più mite e un aroma fragrante.
  • Cannella Cassia: è la varietà più comune che si trova al supermercato. È originaria della Cina meridionale e coltivata nel sud-est asiatico. Si caratterizza per un colore rosso vivo, con aroma e sapori meno delicati rispetto alla Zeylanicum.

Storicamente, la cannella viene usata da migliaia di anni, tanto che nell’Antico Egitto era una merce rara e un dono per re e dei. Durante il Medioevo veniva, invece, usata dai medici per curare la tosse, il mal di gola e l’artrite. Il suo utilizzo è ovviamente molto diffuso anche in cucina, essendo infatti una delle spezie più apprezzate, viene utilizzata in varie preparazioni per esaltare sapore e aroma di cibi dolci e salati.

I benefici della cannella

Diversi studi hanno dimostrato che la cannella ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antidiabetiche, antimicotiche e antibatteriche, oltre a essere molto utile nel migliorare la nausea e la diarrea. [2]

Ma per quanto riguarda la PCOS quali sono i benefici che questa spezia può apportare?
Recentemente una revisione sistematica ha analizzato 9 studi a riguardo fino a gennaio 2020 per determinare il potenziale effetto della cannella sullo stato metabolico nella PCOS. Quello che è emerso è che la cannella, date le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, può essere associata a ridotte complicanze metaboliche da malattie croniche. Ma vediamo tutto nel dettaglio.

Controllo glicemico
Diversi studi hanno indagato i probabili effetti dell’assunzione di cannella sugli indici glicemici delle donne PCOS. L’integrazione di cannella in queste pazienti ha comportato una significativa riduzione della glicemia a digiuno, dell’insulina e dell’insulino-resistenza. [2]

Dislipidemia
La dislipidemia è l’anomalia metabolica più comune nella PCOS, tanto che ne soffre circa il 70% delle donne. [3] Per questo motivo diversi studi si sono concentrati sull’effetto dell’assunzione di cannella sul profilo lipidico. Da tutte le analisi è emerso che la somministrazione di cannella porta a una riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo, lipoproteine a bassa densità (LDL) e trigliceridi. [2]

Ormoni e funzione ovarica
La produzione di androgeni è elevata nelle donne PCOS e la resistenza all’insulina è una causa comune di questa elevata produzione di androgeni. Pertanto, la cannella, attraverso il miglioramento della resistenza all’insulina, può aiutare a regolare questa produzione di ormoni e l’irregolarità mestruale.

Per tutti questi motivi sono molte le analisi che si sono concentrate su un eventuale effetto migliorativo della cannella sulla sensibilità all’insulina, indagando se possa essere vantaggioso nella modifica degli ormoni ovarici e degli androgeni. Dai risultati è emerso che l’assunzione di cannella da parte delle donne con PCOS per sei mesi ha migliorato significativamente la ciclicità mestruale. [2]

Da uno studio condotto sui topi sembra addirittura che la cannella sia in grado di sottoregolare i livelli sierici di LH e testosterone e di recuperare la morfologia ovarica indotta dalla PCOS. [4]

Stress ossidativo
La PCOS è una condizione ossidativa. È ormai dimostrato infatti che i marcatori ossidativi (ROS) circolanti nelle donne con la sindrome dell’ovaio policistico sono significativamente più elevati rispetto alle donne sane.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche PCOS, che ruolo ha lo stress ossidativo?

Dagli studi analizzati è emerso che l’integrazione di cannella sembrerebbe avere una funzione antiossidante in grado di migliorare lo stress ossidativo nelle donne con PCOS. In particolare, l’estratto di Zeylanicum potrebbe proteggere il tessuto ovarico dal danno ossidativo. [2]

Conclusioni

Come abbiamo visto la cannella fa parte di quegli alimenti che non vanno considerati miracolosi ma che possono apportare sicuramente una giusta dose di nutrienti.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Superfoods, gli alimenti che non possono mancare nella dieta PCOS

Gli studi effettuati su questa spezia e i suoi possibili benefici, seppur abbastanza numerosi, necessitano ancora di ulteriori conferme e approfondimenti.

Tuttavia, dai risultati emersi fino a qui sembra essere in grado di apportare numerosi benefici alle donne PCOS come una significativa riduzione della glicemia a digiuno, dell’insulina e dell’insulino-resistenza, un miglioramento del profilo lipidico, della ciclicità mestruale e dello stress ossidativo.

È bene però ricordare sempre che non bisogna mai esagerare con le quantità, non andando oltre un consumo di 3 grammi al giorno per non rischiare reazioni avverse e soprattutto no al fai da te, ma affidarsi alla consulenza di un medico o di un esperto in nutrizione.

Fonti

[1] myPersonalTrainer: Cannella: Proprietà, Cucina e Benefici
[2] V. Maleki et al., Mechanistic and therapeutic insight into the effects of cinnamon in polycystic ovary syndrome: a systematic review
[3] D. P. Baldani et al., Polycystic Ovary Syndrome: Important Underrecognised Cardiometabolic Risk Factor in Reproductive-Age Women
[4] Lei Dou et al., The effect of cinnamon on polycystic ovary syndrome in a mouse model

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