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Cosa sono i superfoods

Il termine “superfoods” non è così recente. Venne usato per la prima volta nel 1949 in un giornale canadese per descrivere alcune presunte qualità nutrizionali di un muffin. [1]

Ma cosa significa? Sta a indicare degli alimenti “super” per la loro elevata capacità nutritiva e per gli effetti benefici che possono portare alla salute.
Comprendono prodotti naturali di origine vegetale su cui sono state effettuate ricerche che hanno portato a valutarli come alimenti necessari e indispensabili al fine di un miglioramento della qualità di vita.

Proprio per questo motivo, negli ultimi anni i super alimenti stanno diventando sempre più popolari.
Sono antinfiammatori, antiossidanti, energizzanti, antibatterici, benefici per la pelle e il corpo, ma anche estremamente nutrienti grazie al loro alto contenuto di sali minerali, omega 3 e vitamine.

Superfoods, o semplicemente food?

È indubbio che il dibattito sui supercibi sia molto controverso.
Le critiche che vengono mosse sono però per lo più al concetto stesso di superfoods, intendendo quindi che questi prodotti siano in assoluto i migliori.

C’è da dire che gli studi effettuati su questi alimenti sono ancora troppo pochi o troppo recenti.
La cosa migliore da fare è non considerarli alimenti miracolosi ma semplicemente sostanze che, se inserite all’interno di un’alimentazione sana ed equilibrata, possono apportare una giusta dose di nutrienti.

La Review

Sui superfoods, recentemente, è stata pubblicata una review che ha proprio evidenziato come il consumo di questi alimenti potrebbe contribuire alla prevenzione della sindrome metabolica. Sono stati presi ad esame 17 alimenti che sulla rete vengono definiti “supercibi” (mirtilli, mirtilli rossi, bacche di goji, fragole, peperoncino, aglio, zenzero, semi di chia, semi di lino, quinoa, cacao, maca, spirulina, erba di grano, bacche di acai, semi di canapa e il polline d’ape) e sono stati analizzati i loro effetti sui paramatri della sindrome metabolica: circonferenza della vita o BMI, pressione sanguigna o concentrazioni di colesterolo HDL, trigliceridi e glucosio. [2]

Quali sono i superfoods per la PCOS?

Alcuni superfood possono aiutare a bilanciare gli ormoni e a combattere i principali segni e sintomi della PCOS, migliorando i livelli di glucosio, insulina, colesterolo, androgeni, pressione sanguigna e fertilità.

Vediamo quali sono gli alimenti che non dovrebbero mai mancare nella dieta PCOS.

Cannella
Dal gusto inconfondibile, la cannella è una spezia molto versatile che può essere gustata sia su cibi dolci che salati.
Sono numerose le sue proprietà, tra cui: è un potente antiossidante naturale, stimola la circolazione sanguigna, contribuisce a combattere il colesterolo e aiuta la digestione.

Ma sapevate che è un ottimo alleato per sindrome dell’ovaio policistico?
È ormai risaputo, infatti, che la cannella è in grado di ridurre l’insulino-resistenza, abbassando così i livelli di glucosio nel sangue. [3]
Ma non finisce qui. Secondo recenti studi sembra che migliori anche la ciclicità mestruale nelle donne con PCOS. [4]

Avocado
Un altro alimento davvero essenziale è l’avocado.
Sicuramente è uno dei frutti più calorici, ma contiene acido oleico, noto per la sua benefica azione su cuore, cervello e arterie. Oltre ad essere piuttosto saziante, fornisce un’ottima quantità di vitamina E, che è un potente antiossidante.
Diversi studi hanno infatti dimostrato che l’avocado aiuta a promuovere profili lipidici sani e a migliorare la biodisponibilità delle vitamine liposolubili. [5]

Noci
La frutta secca è senza alcun dubbio un alimento a cui non si può dire di no.
Nonostante abbiano un alto contenuto calorico, diversi studi hanno riportato effetti benefici dopo il consumo di noci, grazie alla presenza di acidi grassi, proteine vegetali, fibre, vitamine, minerali, carotenoidi e fitosteroli con potenziale azione antiossidante. [6]
Inoltre, in uno studio è emerso che una somministrazione di 6 settimane di noci ha portato diversi benefici: miglioramento della sensibilità all’insulina, riduzione dei livelli di glucosio e degli androgeni. [7]

Melograno
Un frutto che invece non può mancare nella dieta delle donne con PCOS è il melograno che risulta essere ricco di antiossidanti, polifenoli, vitamina C, K, B e minerali come potassio, ferro, calcio, magnesio, fosforo e zinco.
In particolar modo, per chi soffre di PCOS è una fonte ricca di polifenoli che possono migliorare la pressione sanguigna, il profilo lipidico e altri fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. [8]

Tè alla menta
Parliamo invece ora di bevande. Soprattutto in estate non c’è nulla di meglio di una tazza di tè freddo dissetante. Per chi ha la PCOS è un vero toccasana, soprattutto se parliamo di tè alla menta.
Da alcune ricerche è emerso che bere ogni giorno tè alla menta possa aiutare a ridurre i livelli di ormoni androgeni presenti nel sangue, principali responsabili dell’irsutismo. [9]

Zucca
La zucca è un ottimo aiuto per le donne che soffrono di PCOS e manifestano sintomi di squilibrio ormonale. Infatti, è un alimento ricco di fibre e vitamina C, con un sostanziale apporto di antiossidanti. Grazie alla presenza di Omega 3, la zucca abbassa la pressione sanguigna, migliora la circolazione e aiuta a ridurre i livelli di colesterolo.
Ma le proprietà della zucca non finiscono qui, sono infatti molto importanti anche i semi. Da tempo riconosciuti per i loro benefici, contengono importanti nutrienti: dal magnesio, al fosforo, al ferro, allo zinco, la cui carenza è spesso associata all’alopecia androgenica. [10]
Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Zucca per migliorare l’equilibrio ormonale e non solo

Frutti rossi
I frutti rossi (lamponi, i mirtilli, le more, i mirtilli rossi o le fragole) sono ricchissimi di antiossidanti, in particolare di flavonoidi, polifenoli, carotenoidi, antociani e vitamine C ed E, che aiutano a contrastare i danni causati dai radicali liberi, lo stress ossidativo e la degenerazione cellulare.
In particolar modo la presenza di resveratrolo è un ottimo alleato per combattere la PCOS in quanto riduce in modo significativo la produzione di androgeni. [11]

Se vuoi approfondire il tema dell’alimentazione e di come abbia un ruolo fondamentale nella sindrome dell’ovaio policistico consulta la sezione dedicata all’Alimentazione.

Fonti

[1] myPersonalTrainer: Superfood: Cosa e Quali Sono? A Cosa Servono?
[2] José J van den Driessche et al. Effects of superfoods on risk factors of metabolic syndrome: a systematic review of human intervention trials
[3] F. Ashkar et al. The Role of medicinal herbs in treatment of insulin resistance in patients with Polycystic Ovary Syndrome: A literature review
[4] Lei Dou et al. The effect of cinnamon on polycystic ovary syndrome in a mouse model
[5] M.L. Dreher, A.J. Davenport. Hass avocado composition and potential health effects
[6] Rávila Graziany Machado de Souza et al. Nuts and Human Health Outcomes: A Systematic Review
[7] S. Kalgaonkar et al. Differential effects of walnuts vs almonds on improving metabolic and endocrine parameters in PCOS
[8] M. Abedini et al. The effect of concentrated pomegranate juice consumption on risk factors of cardiovascular diseases in women with polycystic ovary syndrome: A randomized controlled trial
[9] P. Grant. Spearmint herbal tea has significant anti-androgen effects in polycystic ovarian syndrome. A randomized controlled trial
[10] M.Y. Dhariwala, P. Ravikumar. An overview of herbal alternatives in androgenetic alopecia
[11] B. Banaszewska et al. Effects of Resveratrol on Polycystic Ovary Syndrome: A Double-blind, Randomized, Placebo-controlled Trial

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