La community sulla sindrome dell'ovaio policistico
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Quali fattori influenzano la salute emotiva?

Infertilità, acne, irsutismo e problemi relativi alla fertilità sono quei segni della PCOS che si connettono fortemente ai sintomi “nascosti” e più imprevedibili di natura emotiva e riconducibili al senso di inadeguatezza delle donne con la sindrome.

E sono proprio questi fattori che provocano una ridotta qualità della vita delle donne PCOS che si può manifestare in diversi modi [1] tra cui:

  • insoddisfazione sessuale;
  • depressione;
  • ansia;
  • irascibilità;
  • difficoltà nei rapporti interpersonali.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche In che modo la PCOS influisce sulla qualità di vita?

È quindi evidente che la salute mentale ed emotiva ricoprono un ruolo fondamentale tanto quanto quella fisica, nonostante siano spesso sottovalutate. Eppure, nelle donne con ovaio policistico, depressione e ansia sono molto più diffusi di quanto immaginiamo: circa il 34% delle donne PCOS manifesta depressione e il 45% ansia. [2]

Depressione e ansia hanno purtroppo un impatto importante sulla qualità della vita, in particolare: [3]

  • a livello fisico si ripercuotono sulle abitudini alimentari e sulla qualità del sonno;
  • a livello psicologico hanno un impatto negativo sulla motivazione e alimentano sentimenti negativi;
  • a livello sociale hanno un impatto negativo sulla nostra capacità di gestire le relazioni

Come migliorare la salute emotiva?

Prima di tutto è importante agire tempestivamente per gestire tutti i segni e i sintomi della PCOS che hanno un impatto sull’autostima e sulle relazioni.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche La PCOS non si cura, ma si può gestire

Ci sono poi alcuni consigli che si possono seguire, ecco tutto nel dettaglio.

1. Cercare aiuto e supporto professionale

Alcune donne manifestano sentimenti come ansia, depressione e insoddisfazione solo dopo la diagnosi, mentre per altre già prima di sapere di essere affette da PCOS. Per questo motivo è necessario affidarsi al supporto di medici specializzati che sapranno indicar il trattamento e il percorso terapeutico più adatto a ogni donna.

4. Respirare profondamente

Sembrerà strano, ma sintonizzarsi con il proprio respiro può essere di grande aiuto al corpo nei momenti di stress.

Quando ci si sente ansiose o stressate, è naturale infatti fare dei respiri brevi e superficiali, tuttavia è proprio in questi momenti che è necessario riuscire ad adottare una respirazione profonda, che può fornire un sorprendente sollievo. Ed è proprio uno studio a dimostrare che la respirazione, se usata consapevolmente, potrebbe aiutare nei momenti di grande ansia. [4] Ecco qualche consiglio su come iniziare a praticare una respirazione profonda:

  • trovare un posto tranquillo e confortevole dove sdraiarsi per 5-10 minuti;
  • rilassare i muscoli, concentrandosi sulle aree del corpo in cui si sente maggiore tensione;
  • inspirare profondamente e riempire i polmoni di aria, contando fino a cinque;
  • espirare profondamente, svuotando completamente i polmoni e contando fino a cinque;
  • continuare a inspirare ed espirare profondamente per diversi minuti, contando fino a cinque ogni volta;
  • lasciare che la mente si rilassi completamente da qualsiasi distrazione.

3. Coltivare la gratitudine

È ormai noto che la gratitudine fa bene all’umore, poiché riduce l’ansia e lo stress e può persino migliorare la concentrazione e la qualità del sonno, aumentare la felicità e ridurre la frustrazione, l’invidia, il risentimento e la rabbia. [5]

Come focalizzarsi quindi sul lato positivo delle cose? Si potrebbe iniziare dal tenere un diario su cui scrivere, prima di addormentarsi, tre cose per cui ci sentiamo grate. Esprimere gratitudine in questo modo può avere notevoli benefici per il benessere emotivo, aiutando a trasformare la mentalità e incoraggiando a vedere le situazioni quotidiane in una luce più positiva. [6]

4. Prendersi cura del proprio corpo

Spesso ce ne dimentichiamo, ma prenderci cura del nostro corpo con una routine quotidiana può portare innumerevoli benefici al benessere emotivo. Bisogna considerarsi una priorità per far sì che fiducia, autostima e benessere aumentino. Ecco tre suggerimenti:

  • Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata ricca di alimenti che possono apportare una giusta dose di nutrienti, tra cui cibi integrali, frutta, verdura, grassi sani, legumi e cereali integrali.
  • Fare attività fisica: fare sport rilascia delle importantissime endorfine antistress, che possono migliorare l’umore. Alternare esercizi cardio ad attività come lo yoga, può aiutare a raggiungere un benessere fisico ed emotivo ottimale.
  • Dormire bene: anche se chi soffre di PCOS ha problemi a dormire, è necessario riposare almeno 8 ore a notte. Il sonno, infatti, favorisce il dimagrimento, contribuisce alla normale funzione cerebrale, migliora i livelli di energia e riduce l’ansia.

5. Praticare la mindfulness

La mindfulness è una pratica di cui ormai si parla moltissimo, soprattutto perché sembra in grado di aiutare a ridurre lo stress, l’ansia e persino la depressione. [7] Le sue radici sono saldamente radicate nell’importanza di focalizzare la mente sul “qui e ora”.

Infatti, il vero punto di forza della mindfulness è che consente di raggiungere parti inutilizzate del cervello, sbloccando sentimenti come felicità, gratitudine, apprezzamento, creatività e compassione. Attraverso degli esercizi specifici, l’obiettivo è coltivare l’abitudine alla consapevolezza per conseguire uno stato mentale più incline alla soddisfazione e alla felicità.

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Mindfulness, cos’è e perché può essere un’alleata della PCOS

Fonti

[1] Bazarganipour F. et al., The impact of polycystic ovary syndrome on the health-related quality of life: A systematic review and meta-analysis
[2] A.A. Deeks et al., Is having polycystic ovary syndrome a predictor of poor psychological function including anxiety and depression?
[3] Jean Hailes For Women’s Health: PCOS – fact sheet
[4] K. S. Cheng et al., Neurophysiological study on the effect of various short durations of deep breathing: A randomized controlled trial
[5] R. A: Emmons et al., The Psychology of Gratitude
[6] B. H. O’Connell et al., Feeling Thanks and Saying Thanks: A Randomized Controlled Trial Examining If and How Socially Oriented Gratitude Journals Work
[7] S.G. Hofmann et al., Mindfulness-Based Interventions for Anxiety and Depression

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