Cos’è esattamente il dolore mestruale?
La maggior parte delle donne ha familiarità con quel dolore spiacevole, sordo e palpitante nell’addome inferiore, appena sopra l’osso pelvico, quando inizia il ciclo mestruale.
Ma il dolore può essere accompagnato anche da altri sintomi, tra cui nausea, diarrea, vomito, mal di testa, vertigini, gonfiore e affaticamento. Il dolore all’addome può anche diffondersi alla parte bassa della schiena e alle cosce e può iniziare pochi giorni prima del ciclo. In genere, dura da due a quattro giorni, o più a lungo in alcuni casi, arrivando al suo apice massimo quando il ciclo è più abbondante. Esistono comunque due diversi tipi di dolore:
- il dolore spasmodico e intenso: caratterizzato da crampi o una sensazione di “accoltellamento” descritta nell’addome inferiore che va e viene a ondate;
- il dolore congestizio: un dolore sordo, più continuo.
Il dolore mestruale può anche variare di mese in mese, e a volte può anche non essere presente affatto.
Quali sono le cause?
Il dolore mestruale è causato da contrazioni uterine. Durante il ciclo, la parete muscolare dell’utero si stringe in modo che possa perdere il suo rivestimento, l’endometrio, che quindi viene espulso verso l’esterno.
Questo accade quando l’ovulo rilasciato durante l’ovulazione rimane non fecondato, il che significa che non essendosi istaurata una gravidanza, il rivestimento dell’utero non è più necessario (se invece l’ovulo viene fecondato, si incorpora nel rivestimento, che si ispessisce per prepararsi alla gravidanza). Si ritiene che le contrazioni forti causino il dolore perché interferiscono con il flusso di sangue all’utero. Quando l’utero si contrae con forza, può premere contro i vasi sanguigni in quella zona, che interrompe brevemente l’afflusso di sangue. Senza flusso sanguigno, anche l’apporto di ossigeno viene interrotto. E senza ossigeno, i tessuti dell’utero rilasciano sostanze chimiche, tra cui le prostaglandine, che scatenano il dolore. I livelli di prostaglandine sono infatti più elevate all’inizio del ciclo, poi diventano gradualmente più bassi man mano che il ciclo progredisce. Questo potrebbe spiegare perché il dolore è di solito peggiore all’inizio del ciclo e diventa più mite nei giorni a seguire.
Dismenorrea primaria
Quando il dolore mestruale è causato da alti livelli di prostaglandine è classificato come dismenorrea primaria. Questo è il tipo più comune di dolore mestruale e di solito migliora con il passare degli anni e quando si hanno figli (più spesso inizia quando sei un adolescente o verso i 20 anni).
Dismenorrea secondaria
Se si soffre, invece, di dismenorrea secondaria, il dolore mestruale è correlato a una condizione patologica. Questo tipo di disagio può iniziare prima del ciclo e può anche durare più a lungo rispetto alla dismenorrea primaria (2).
La dismenorrea secondaria è più comune nelle donne di età superiore ai 30 anni e alcune delle condizioni che possono causarla, includono (3):
- Endometriosi: le cellule che si trovano normalmente nel rivestimento dell’utero iniziano a crescere su altri organi. Ciò provoca dolore mestruale estremo.
- Fibromi: sono dei tumori benigni che si sviluppano all’interno della parete dell’utero e che possono rendere il ciclo più doloroso.
- Malattia infiammatoria pelvica: un’infezione batterica delle tube di Falloppio (e talvolta anche dell’utero, delle ovaie e della cervice), che causa una grave infiammazione.
- Adenomiosi: questo è quando l’endometrio inizia a crescere all’interno della parete muscolare dell’utero, causando dei cicli appunto molto dolorosi.
- Altre condizioni che possono causare la dismenorrea secondaria includono cisti ovariche o tumori, polipi endometriali, infezioni sessualmente trasmissibili (IST) e l’uso di un contraccettivo IUD. Ultima ma non meno importante, la dismenorrea secondaria può essere causata dalla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
Dismenorrea e PCOS
Lo sappiamo, i cicli irregolari sono molto frequenti nelle donne PCOS e spesso questa irregolarità può essere accompagnata da dolore.
Molte donne, infatti, che a ogni mestruazione vengono colpite da forti emorragie, coaguli e dolori mestruali scoprono proprio così di avere la sindrome dell’ovaio policistico. Ovviamente questo non può essere considerato l’unico sintomo per effettuare la diagnosi, in quanto devono presentarsi altri segni e sintomi più specifici, tra cui ciclo irregolare, problemi di fertilità, irsutismo, pelle grassa, acne e aumento di peso.
Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche 10 Sintomi della PCOS
Se si stanno riscontrando, quindi, alcuni di questi sintomi o se si hanno forti dolori mestruali su base regolare è consigliabile consultare il proprio medico, in modo che possa valutare a situazione e decidere se si necessiti di una visita specialistica.
Come attenuare il dolore?
Oltre i comuni antinfiammatori da banco, ci sono diversi modi per affrontare il dolore mestruale: (4,5).
- Nutrizione: mangiare sano è sempre una buona idea, qualunque siano i sintomi, in quanto aiuta a sostenere il corpo. Evitare cibi pro-infiammatori come carne rossa, zucchero, latticini e alcol può aiutare ad alleviare il dolore mestruale. Andrebbe invece incluso nella dieta il pesce grasso, che contiene acidi grassi omega-3, anti-infiammatori. Ci sono anche alcune prove che l’olio di pesce è migliore dell’ibuprofene nel trattamento del dolore mestruale grave nella dismenorrea primaria. Si può provare anche con una tazza di camomilla, poiché contiene la glicina, un aminoacido noto per alleviare gli spasmi muscolari.
- Terapia del calore: una bottiglia di acqua calda tenuta sull’addome può portare sollievo. In alternativa, si possono fare un bagno o una doccia calda.
- Magnetoterapia: i magneti sono spesso usati dai professionisti alternativi come antidolorifici naturali e anche per il dolore mestruale. Applicati all’addome inferiore, aiutano i muscoli a rilassarsi e a migliorare il flusso sanguigno nella zona, entrambi i quali possono aiutare a fermare i crampi.
- Yoga: l’ultima cosa che probabilmente ti senti di fare quando soffri di dolore mestruale è l’esercizio fisico, ma molti medici concordano sul fatto che può aiutare in quanto migliora il flusso sanguigno. Lo yoga è l’ideale, poiché diverse pose migliorano la circolazione nella zona addominale. Tuttavia, le pose invertite, come la posizione in piedi o la posizione eretta, dovrebbero essere evitate se hai il ciclo.
Fonti
[1] Grandi, G., et al. Prevalence of menstrual pain in young women: what is dysmenorrhoea?
[2] Harding, M. et al. Period Pain: Dysmenorrhoea.
[3] NHS. Period Pain.
[4] Zafari M. et al., Comparison of the effect of fish oil and ibuprofen on treatment of severe pain in primary dysmenorrhea.
[5] Tea off to good health