La community sulla sindrome dell'ovaio policistico
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1. Qual è il trattamento più indicato per la mia PCOS?

Esistono diverse strategie terapeutiche che possono essere valutate per trattare le donne con PCOS.
Sarà ovviamente il medico a scegliere la più adatta alla tua condizione, dopo averti conosciuto, averti chiesto quali sono i tuoi obiettivi di trattamento e se hai intenzione di cercare una gravidanza.
In particolar modo, la pillola anticoncezionale viene generalmente prescritta in questo caso, anche se non costituisce una cura vera e propria, ma una terapia sintomatica, che non agisce sulle cause della sindrome [1]. Inoltre, la pillola non risponde alle esigenze di tutte quelle donne che desiderano una gravidanza o che non possono assumere la pillola contraccettiva.
Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Ovaio policistico e pillola anticoncezionale? Svelati pro e contro

Ed è in questo quadro così complesso che, nella gestione della PCOS, subentrano le modifiche allo stile di vita, combinando un’alimentazione specifica e attività fisica praticata regolarmente. Ma non solo.
La ricerca sui benefici per le pazienti dell’uso nella pratica clinica di molecole naturali e conoscenza sempre più approfondita della PCOS ha dato agli specialisti modo di approcciare la sindrome con dei nuovi strumenti.

Numerosi studi clinici si sono concentrati per esempio sull’inositolo e hanno dimostrato che questa molecola è in grado di ripristinare sia la funzionalità ovarica, promuovendo una corretta ovulazione, che quella metabolica. [2]

Se vuoi approfondire questo argomento leggi anche Inositoli e PCOS, quali benefici?

2. La mia tiroide è sana e funziona correttamente?

Studi recenti hanno evidenziato come i disturbi della tiroide, in particolar modo l’ipotiroidismo, colpiscono addirittura una donna su cinque con PCOS, con conseguenze negative anche sulla fertilità. [3]

L’ipotiroidismo si verifica quando la ghiandola tiroidea non riesce a produrre a sufficienza gli ormoni tiroidei per supportare il normale funzionamento dell’organismo. Tra i sintomi dell’ipotiroidismo abbiamo: stanchezza, scarsa tolleranza al freddo, depressione, aumento di peso, senso di “testa vuota”, calo della memoria, alterazioni del ciclo, alterazioni del ritmo cardiaco e problemi intestinali.

Leggi anche Ipotiroidismo e PCOS: se la tiroide è pigra

Sarà senza dubbio il medico a consigliarvi gli accertamenti da eseguire per valutare lo stato di salute della tiroide ed eventualmente a indicare la terapia più adatta.

3. In che modo la PCOS influenza la mia fertilità?

Purtroppo, le statistiche ci dicono che la PCOS è la prima causa di infertilità femminile. Gli squilibri ormonali caratteristici della sindrome causano un aumento della produzione di androgeni a svantaggio degli estrogeni. Quest’ultimi, noti anche come ormoni femminili, sono i protagonisti della crescita dei follicoli e dell’endometrio (la parete mucosa dell’utero).

Nelle donne PCOS venendo quindi meno la conversione degli androgeni in estrogeni, si hanno cicli irregolari e anovulatori, ragion per cui non può avvenire il concepimento [4].

Infertilità però non vuol dire sterilità. I dati mostrano anche che il solo calo ponderale e modifiche allo stile di vita possono migliorare l’ovulazione. Parlane con il tuo medico e valuta con lui tutte le alternative se stai cercando una gravidanza.

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4. Sono a rischio di diabete?

Esiste una significativa correlazione tra PCOS e diabete di tipo 2, noto anche come diabete non insulino-dipendente. Infatti, la maggior parte delle donne con PCOS presenta livelli di insulina molto elevati [5].
Questa condizione coinvolge tra il 50 e il 70% di tutte le donne PCOS che risultano avere un certo livello di resistenza all’insulina.

Col passare del tempo, una condizione di insulino-resistenza non gestita adeguatamente può portare l’organismo a resistere agli stimoli dell’ormoneinsulina con un aumento dei valori di glicemia.
Per approfondire leggi anche Prevenire il diabete nella PCOS

Nonostante la PCOS rappresenti un aumentato rischio di sviluppare diabete di tipo 2, questo non significa che si è condannate a sviluppare la patologia diabetica. Infatti, le modifiche dello stile di vita, la giusta alimentazione e trattamenti mirati possono contribuire alla prevenzione.

5.Che tipo di alimentazione va seguita?

Dato che obesità e sovrappeso sono spesso associate alla sindrome dell’ovaio policistico, una corretta alimentazione e una dieta a basso indice glicemico costituiscono le prime strategie tenere sotto controllo segni e sintomi, ripristinare il ciclo mestruale e la fertilità [6].

Diversi studi hanno dimostrato che quando le donne con PCOS migliorano la qualità della propria alimentazione e lo stile di vita, vedono dei miglioramenti nei livelli di glucosio, insulina, colesterolo, androgeni, pressione sanguigna e di fertilità.

Qui abbiamo parlato di PCOS: la giusta dieta per contrastarla

Se hai la PCOS e vai da un nutrizionista, fai presente subito che ti è stata diagnosticata la sindrome. Lo specialista potrà così formulare un piano alimentare sano, bilanciato e senza drastiche privazioni.

Fonti

[1] M.L. Traub. Assessing and treating insulin resistance in women with polycystic ovarian syndrome
[2] Pundir et al. Inositol treatment of anovulation in women with polycystic ovary syndrome: a meta-analysis of randomised trials.
[3] Xiaohong Ding et al. Subclinical Hypothyroidism in Polycystic Ovary Syndrome: A Systematic Review and Meta-Analysis
[4] R.Hart et al. Definitions, prevalence and symptoms of polycystic ovaries and polycystic ovary syndrome.
[5] C. Celik et al. Progression to impaired glucose tolerance or type 2 diabetes mellitus in polycystic ovary syndrome: a controlled follow-up study
[6] C.C. Douglas et al, Role of diet in the treatment of polycystic ovary syndrome

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